Meno Tir sulle strade, con il Ceneri il picco del trasporto su rotaia attraverso le Alpi
In Svizzera, nei primi sei mesi del 2021 è stata registrata la quota più alta degli ultimi 25 anni relativa al trasporto merci su rotaia. "Il motivo principale va ricercato nel completamento di Alptransit"
Meno mezzi pesanti sulle strade elvetiche e sempre più merci che viaggiano su rotaia.
Grazie all’apertura della galleria di base del Ceneri e del corridoio di 4 metri, in Svizzera è stata raggiunta la quota più alta di traffico merci transalpino degli ultimi 25 anni. Un picco che va nella direzione auspicata dalla Confederazione: ridurre il trasporto su gomma a favore di quello, meno impattante, su rotaia.
Nonostante un lieve incremento dopo il crollo dell’anno scorso dovuto alla pandemia COVID-19, sul lungo periodo prosegue anche il calo del numero di corse dei mezzi pesanti.
I dati emergono dal rapporto sull’evoluzione del traffico merci transalpino relativo al primo semestre 2021, pubblicato dall’Ufficio federale dei trasporti.
Rispetto allo stesso periodo del 2020 le merci transitate sulle Alpi sono cresciute del 15,2 per cento e anche rispetto alla prima metà del 2019 si è registrato un aumento: il traffico merci transalpino si è quindi ripreso dalla crisi causata dalla pandemia.
“Il motivo principale – si legge nello studio – va ricercato nel completamento di Alptransit, con l’apertura della galleria di base del Ceneri, e nella realizzazione del corridoio ininterrotto di 4 metri. Dalla fine del 2020 sull’asse del San Gottardo può così circolare un numero più elevato di treni e con lunghezza e peso maggiori. Grazie alla possibilità di trasportare ora anche su questo asse semirimorchi con altezza agli angoli di 4 metri, la rotaia ha acquisito nuovi segmenti commerciali. Nel complesso la ferrovia ha aumentato la sua quota nel traffico merci attraverso le Alpi di 3 punti percentuali. Questa evoluzione è stata favorita anche dagli aiuti finanziari che diversi Paesi europei hanno concesso durante la pandemia per sostenere il traffico ferroviario. L’attuale quota di mercato della rotaia si attesta al 74,4 per cento, il valore più alto degli ultimi 25 anni”.
Nella prima metà dell’anno hanno attraversato le Alpi svizzere 453 000 mezzi pesanti, pari a un aumento di 40 000 viaggi rispetto al primo semestre 2020, segnato dal COVID-19 e dalle misure adottate per contenerlo. Tuttavia, rispetto al primo semestre 2019 il numero di corse dei mezzi pesanti è ulteriormente diminuito.
“La Confederazione vuole rafforzare ulteriormente il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia e la protezione delle Alpi”.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
malauros su Hanno 15 anni i tre ragazzini denunciati per il rogo all’azienda agricola di Voltorre
elenera su Ritrovato vivo ma ferito il malnatese disperso in Val Grande
elenera su "Non si potrebbe mettere questo cartello in mezzo alla rotonda di largo Flaiano a Varese?"
ccerfo su Don Marco Casale, neo-pastore di Gavirate: insieme è più bello
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.