Nove sindaci per il Bellini di Somma: “Vogliamo essere coinvolti”
Da Vergiate a Lonate Pozzolo, i sindaci contro il depotenziamento dell'ospedale di Somma Lombardo
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Arsago Seprio, Besnate, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo, Vizzola Ticino e Vergiate: i sindaci dei comuni intorno a Somma Lombardo fanno fronte comune intorno al sindaco Stefano Bellaria.
Questa mattina, giovedì 23 settembre, a seguito delle dichiarazioni del direttore sanitario Claudio Arici di Asst Valle Olona, hanno espresso diverse preoccupazioni riguardo lo spostamento della chirurgia oculistica dall’ospedale sommese Bellini a quello di Gallarate.
«Abbiamo deciso di dare un segnale di attenzione; siamo tutti presenti in rappresentanza di più di 80mila persone a testimonianza dell’affetto che più di un territorio nutre verso un ospedale che offre un approccio umano e cure soddisfacenti», ha affermato Bellaria, ricordando poi le parole dell’assessora regionale al Welfare Letizia Moratti riguardo il rispetto delle decisioni dei sindaci e delle autonomie locali.
“Una dichiarazione inaccettabile”
Per Bellaria quanto detto dal direttore sanitario di Asst è «inaccettabile», perché scarica sui cittadini le carenze amministrative e organizzative: «Da quando reparto oculistico è stato spostato a Somma ha più che raddoppiato le prestazioni. Non può essere questa la logica: non affrontare un problema creandone uno più grande».
Successivamente ha poi ribadito l’importanza che la presenza dell’anestesista comporta all’ospedale: «Chi dice che un anestesista viene a Somma per leggere il giornale manca di rispetto al luogo e al ruolo dei professionisti; l’anestesista, oltre a garantire 2167 interventi di chirurgia oculistica (stando ai dati di Asst del 2019), realizza Tac con contrasto, cure al ferro, supporto alla riabilitazione e aiuto al primo intervento». Ha inoltre aggiunto che, quando alcuni reparti sono stati spostati al Sant’Antonio Abate (come day surgery, ostetricia e ginecologia), il numero di utenze si è abbassato, come già dichiarato nel consiglio comunale di settembre.
«Come si fa a non tenere un servizio così? È follia», ha preso la parola il sindaco di Vergiate, Maurizio Leorato; della stessa idea il primo cittadino di Casorate (Dimitri Cassani) e il vicesindaco di Besnate Giuseppe Blumetti, che ha sentenziato: «Nessuno ci convincerà che questa decisione sia connotata da razionalità inapplicabile al territorio».
Il consiglio di Somma contro il depotenziamento dell’ospedale Bellini
“Potenziamo i servizi territoriali”
Una decisione, quella dell’azienda ospedaliera, non conforme con il potenziamento dei presidi territoriali: «Noi chiediamo di dare risorse ai presidi territoriali funzionanti e operativi come questi, la pandemia ci ha insegnato quanto sono importanti», si è espresso Leorato. Così anche Nadia Rosa, sindaca di Lonate, che ha definito l’uscita di Asst «anomala».
Un confronto con Regione e Asst
«Chiediamo un confronto a bocce ferme sul futuro dell’ospedale Bellini, perché se perderà il servizio il presidio scenderà di livello», ha ribadito infine Bellaria, chiedendo alla politica regionale – sia di centrodestra sia di centrosinistra – di «rispettare il confronto che ci sarà, ma non prefiguriamo delle soluzioni prima dell’incontro. Il miglior servizio non si può dare così alle nostre comunità, non è riducibile a una questione di campanile. Chiedo di attivare un confronto a mente aperta».
Se non ci fosse il confronto regionale? «In questa fase è importante che la discussione sia a livello amministrativo, noi vogliamo svolgere lì il confronto per fare sintesi delle istanze e trovare una soluzione condivisa. Se non ci sarà, bisognerà trovare il modo di farsi sentire. L’obiettivo è preservare un servizio che qualifica l’attività di un ospedale; senza la presenza di un anestesista il livello del servizio è diverso, più basso».
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