Parco e Proloco in cerca di ricordi della vecchia cava di Morosolo
In fase di completamento il nuovo sentiero che passa dalla ex cava cava Rusconi: il Parco del Campo dei Fiori sta per installare i pannelli illustrativi e cerca testimonianze e ricordi

Il Parco Campo dei Fiori sta preparando i pannelli illustrativi da sistemare sul sentiero della vecchia cava di Morosolo.
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Ve ne abbiamo parlato lo scorso luglio, quando abbiamo fatto un sopralluogo per vedere come procedevano i lavori in un luogo da riscoprire del nostro territorio.
Ora, in collaborazione con la Proloco di Casciago, si cercano informazioni sulla cava, dove molti abitanti di Morosolo hanno lavorato negli anni nei quali era aperta e funzionante. La cava era della famiglia Rusconi e si estraeva Marna calcarea.
«Stiamo cercando notizie, foto o testimonianze dell’attività della cava – spiegano dalla Proloco di Casciago -. Se qualcuno avesse qualche documento, può telefonare alla geologa/guida naturalistica Donatella Reggiori al numero 334 9569679 scrivere una mail a questo indirizzo donatellareggiori@gmail.com. La scuola primaria di Morosolo potrebbe fare da tramite eventualmente per raccogliere materiale e testimonianze. Per la scuola potete contattare la maestra Cristina 347 3066274 cri.carcano@iCloud.com. Ci aspettiamo che la memoria storica dei Morosolesi sia piena di ricordi».
Il sentiero, tutto nuovo, che riqualifica un’area dimenticata e poco frequentata, è pensato per riscoprire un vero e proprio gioiello naturalistico. Si trova nella zona tra Casciago e Gavirate, quella che da Morosolo porta a Groppello, passando a pochi metri dalla ex cava Rusconi, dalla quale si estraeva materiale per calce e cemento. Ci si arriva
scendendo nel bosco oltre la fermata del bus di Morosolo, dopo aver percorso tutta via san Martino, oltre l’imbocco del sentiero che scende al Tinella (Ponte del diavolo), seguendo il sentiero si trova a sinistra il sito, ora perfettamente ripulito, naturale prosecuzione del percorso Ponte del Diavolo/sentiero 321.
Gli operai hanno spianato il camminamento, costruito passerelle, rimosso le piante malate o in precarie condizioni di stabilità e messo in sicurezza la zona intorno alla cava. Dagli scavi e nel corso dei lavori di sistemazione è emersa la vecchia benna di una ruspa, probabilmente utilizzata quando la cava era attiva.
Il luogo è di notevole interesse geologico, anche l’occhio meno esperto può apprezzare le stratificazioni calcaree policrome presenti sulla parete della ex cava. Già il piano cave provinciale, recepito nel Pgt di Casciago, suggeriva un “recupero finalizzato alla valorizzazione degli affioramenti che sono da considerare veri monumenti geologici”.
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