Il primo acquisto per il 2022 della Eolo-Kometa è Diego Rosa
Classe 1989, ha corso le ultime due stagioni nel team francese Arkea. Le prime parole: "Ho parlato con Basso e Alberto Contador, ci siamo scambiati le impressioni e abbiamo subito trovato una buona armonia"
Come anticipato qualche settimana fa (LEGGI QUI), Diego Rosa correrà la prossima stagione per la Eolo-Kometa. Classe 1989, di Corneliano d’Alba, ha corso le ultime due stagioni nel team francese Arkea, e diventa il primo rinforzo della struttura ProTeam della Fondazione Contador per la sua seconda stagione nella categoria. Il ciclista piemontese firma per una stagione.
Rosa ha iniziato la sua carriera ciclistica nel mondo della mountain bike, disciplina in cui si è classificato nella top-ten (8°) ai campionati del mondo U23 nel 2011. Da lì ha iniziato a concentrarsi sulla strada e dopo una stagione in campo da dilettante ha fatto la svolta con l’Androni Giocattoli. Poi ha corso due anni con l’Astana e tre con il Team SKY, ora Team Ineos, la squadra da cui è arrivato al team francese.
«Volevo davvero tornare in un’atmosfera più italiana – spiega il nuovo ciclista della Eolo-Kometa -, mi mancava. Sono stato in Francia per due anni e prima ho passato tre anni in una squadra britannica. E prima ancora all’Astana, anche se aveva molta presenza italiana, alla fine era una squadra kazaka. Ho conosciuto diverse realtà ciclistiche e per il 2022 ho voluto fare questo passo. Il ciclismo francese è un mondo a parte, con un suo calendario diverso, un livello molto alto e tanti corridori nazionali. Conoscere altre realtà è sempre arricchente».
«Durante l’estate – prosegue Rosa – ho parlato con Ivan Basso e Alberto Contador, ci siamo scambiati le impressioni e abbiamo subito trovato una buona armonia. Quando un corridore è tranquillo e l’atmosfera è buona, tutto è più facile e anche i risultati arrivano. In questo senso, non vedo l’ora di godermi di nuovo il mio lavoro e i miei compagni di squadra… Stiamo già pensando al 2022».
Il curriculum di Diego Rosa comprende una vittoria nella Milano-Torino del 2015, una tappa nel Giro dei Paesi Baschi del 2016 e l’assoluta nella Settimana Coppi e Bartali del 2018. Nel 2020 è stato terzo al Trofeo Laigueglia e decimo alle Strade Bianche. Nel Giro di Lombardia, uno dei cinque monumenti del ciclismo, è arrivato secondo nel 2016 e quinto nel 2015.
«Quando nasce una nuova squadra – spiega ancora Diego Rosa -, quando arriva una nuova realtà nel ciclismo, ci si presta sempre attenzione. Per vedere come fanno, per vedere come sono organizzati. Con la Eolo-Kometa c’era anche questa curiosità. Ho avuto l’opportunità di gareggiare con la squadra in alcune corse, come il Trofeo Laigueglia, le Strade Bianche, il GP Industria & Artigianato, la Tirreno-Adriatico. Nella Vuelta a Asturias sono rimasto impressionato. Stavamo lavorando duramente per ottenere la classifica generale con Nairo Quintana e ogni volta che la gara si faceva dura, la Eolo-Kometa era lì. Lorenzo Fortunato ha fatto una grande gara, sembrava molto bravo per il Giro. Ci conosciamo, perché era un compagno di squadra di mio fratello Massimo, e durante un ritiro a Livigno mi stava parlando dell’organizzazione della squadra, del ritiro in alta quota in Sierra Nevada prima del Giro d’Italia».
Ivan Basso, manager sportivo di Eolo-Kometa: «Devo dire che sono stato colpito subito da Diego: dalla sua voglia, dallo spirito con cui ha accettato la nostra proposta, dal desiderio di mettersi in gioco con la nostra maglia e con i nostri colori. Lui è un corridore di livello superiore, ha fatto delle stagioni ad altissimo livello e noi cercavamo un corridore esattamente come lui. Io sono sicuro che Diego saprà mettere sull’asfalto tutto quello che mi ha detto e trasmesso negli incontri che abbiamo avuto, e sono sicuro che rappresenterà un elemento importantissimo nel processo di sviluppo della nostra squadra».
Fran Contador, General Manager della squadra: «Diego è un corridore con una lunga esperienza in squadre WorldTour; stiamo parlando di un corridore con un grande talento che siamo sicuri dimostrerà le sue qualità con noi. Al giorno d’oggi, per come è il ciclismo, a volte sembra che solo perché un corridore ha trent’anni, la sua carriera sia quasi finita. Diego ha molto da dare e da dire. Siamo convinti che fin dall’inizio ci mostrerà tutto il suo valore. Porterà anche molto ai corridori più giovani, visti tutti i suoi anni di esperienza».
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