Ricordati a Luino i caduti della Gera di Voldomino

Prima presso Palazzo Verbania e poi a Voldomino, numerose persone hanno ricordato con commozione, nel 77° anniversario, i caduti della Gera

77° anniversario dei caduti della Gera di Voldomino

A causa della pioggia, come a far pensare che anche il cielo piangesse nel ricordare i caduti della Gera, la commemorazione del 77° anniversario dell’eccidio del 7 ottobre 1944 prevista per questa mattina, 27 settembre, in Piazza Risorgimento è stata spostata presso Palazzo Verbania di Luino. Una scelta “imposta” dalle condizioni meteorologiche che ha però dato un’immagine più chiara e di forte impatto emotivo a chi entrava per assistere alla cerimonia: numerose persone erano lì presenti per ricordare quei 12 partigiani che il 7 ottobre di settanta anni fa persero la vita, in nome della libertà. Primo tra tutti ad intervenire il sindaco di Luino, Enrico Bianchi:

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«Siamo qui oggi tutti noi, simbolicamente davanti alla memoria dei martiri della Gera per testimoniare e confermare un patto, che ogni anno vogliamo e dobbiamo confermare. Che il Vostro sacrificio non è stato vano. Siamo qui a rinnovarlo e a renderlo sempre attuale. Vogliamo anche dichiarare che la misura del nostro agire sarà sempre definito dall’orizzonte che il Vostro sacrificio ha assegnato alla storia di questo Paese, di questa città e della nostra azione politica. L’identità di un popolo deve essere basata su valori condivisi e principi di libertà, democrazia, giustizia sociale e solidarietà. Affermare con fermezza che la nostra convivenza civile è basata su questi principi e valori, è segno di responsabilità e civiltà. Concludo con ciò che Liliana Segre ha dichiarato più volte, “Coltivare la Memoria è ancora un grande vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”».

«È occasione difficile e proficua, ad ogni anniversario, scrivere qualche riflessione – ha continuato Marco Fazio, sindaco di Germignaga, lì presente anche in rappresentanza dei 32 comuni della Comunità Montana Valli del Verbano – mi sembra doveroso un ringraziamento agli amici dell’ANPI per il loro sforzo di difesa e promozione del sacrario della Gera, uno sforzo che sono lieto e orgoglioso di veder condiviso anche dalle istituzioni.  Che passi dunque il testimone di quei coraggiosi ragazzi del ‘44 ai nostri giovani – ha concluso – Che la loro lotta sia anche la nostra. Perché è la lotta buona, quella lotta che, per Calvino, lo scrive nel Sentiero dei nidi di ragno, sarebbe servita e servirà “se non a liberare noi a liberare i nostri figli, a costruire un’umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi. L’altra è la parte dei gesti perduti, degli inutili furori, perduti e inutili anche se vincessero, perché non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perdurare quel furore e quell’odio, finché dopo altri venti o cento o mille anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio anonimo negli occhi e pur sempre, forse senza saperlo, noi per redimercene, loro per restare schiavi».

In ultimo la parola è quindi stata data ai ragazzi del Liceo Sereni di Luino che hanno letto testimonianze e lettere di quelli che sono stati i “protagonisti” dell’eccidio della Gera a Voldomino, a cui la vita è stata tolta troppo presto. Giovani lettori hanno così interpretato le ultime parole di quei ragazzi, dando un seguito alle loro voci, storie, tragedie e a quella dedizione che avevano nei confronti della loro patria.

Tutti gli interventi sono stati intervallati dalle musiche dell’orchestra di Luino “Musica Cittadina” che per ultima ha suonato “Bella Ciao”. Tutti in piedi e sguardi fissi davanti a loro, lasciando che la melodia dal fondo della sala, dove la banda era posizionata, riuscisse ad invaderli completamente. La cerimonia è poi continuata, in concomitanza con la cessazione della pioggia, in Piazza Risorgimento, dove il sindaco Enrico Bianchi, affiancato dal presidente del consiglio Fabrizio Luglio e tre rappresentanti delle forze dell’ordine, ha posato una corona commemorativa davanti al monumento dei Caduti .

Una piccola parte dei presenti si è poi spostata alla cappella votiva della Gera dove è stata posata una seconda corona e dove si è tenuta la celebrazione della messa, un conclusivo momento che ha visto l’intervento di Emilio Rossi, presidente dell’ANPI Luino:

«Come è stato preannunciato, nelle scorse settimane sono stati portati a termini degli interventi di manutenzione straordinaria della copertura del sacrario della Gera. L’opera di manutenzione è stata resa possibile grazie ad un consistente contributo della sezione dell’ANPI provinciale per espressa volontà della presidente Ester De Tommasi e grazie al contributo offerto da Fabrizio Luglio, presidente del Consiglio Comunale di Luino, a seguito dell’organizzazione della Chrono Scalata del S. Martino. Un grazie anche alle altre persone che hanno devoluto offerte per questo scopo, tra le quali i parenti dei giovani martiri della Gera. Questo tempio per i luinesi e non solo è un luogo privilegiato della memoria, perché qui è iniziata il 7 ottobre 1944 la mattanza dei 12 giovani partigiani, cinque dei quali sono stati fucilati davanti al cimitero di Brissago e gli ultimi tre alle Bettole di Varese».

Presenti alla commemorazione anche gli amministratori di Maccagno con Pino e Veddasca, Grantola, Montegrino Valtravaglia, Brinzio, Duno e Porto Valtravaglia, rappresentanti delle forze dell’ordine, dell’ANPI, della Croce Rossa di Luino e Valli e delle associazioni del territorio.

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ilaria.notari@varesenews.it
Pubblicato il 26 Settembre 2021
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