Il cannone delle due guerre mondiali torna a Lonate Pozzolo: “Un monito contro l’odio”
Dopo il restauro è stato inaugurato a Lonate Pozzolo il cannone 75/27 Krupp
Impiegato durante la Prima guerra mondiale dall’esercito italiano e nel corso della campagna di Russia dal 1941 al 1943, il cannone 75/27 Mod. 1912 Krupp è tornato nel parco di viale Rimembranze di Lonate Pozzolo dopo un periodo di restauro, caldeggiato dall’associazione culturale Cavalieri del Fiume Azzurro.
Presente alla cerimonia di inaugurazione, a lungo rimandata a causa delle restrizioni anti-Covid, la sindaca Nadia Rosa: «Finalmente celebriamo il restauro del cannone fortemente dagli appassionati storici, primi tra tutti i Cavalieri del Fiume Azzurro con il presidente Bertoni». Il progetto era stato avanzato nel 2019 in occasione del bilancio partecipato, ma non fu quello vincitore; nonostante ciò, la giunta comunale ha voluto realizzarlo, comprendendone il valore storico e memoriale.
Hanno presenziato inoltre all’inaugurazione gli allievi della scuola “Carminati” di Lonate Pozzolo, gli Alpini della sezione di Varese, l’associazione nazionale Arma Aeronautica di Gallarate, associazione nazionale Artiglieri di Albizzate e di Samarate, l’associazione nazionale Artiglieri di Varese, i bersaglieri.
La seconda vita del cannone
«Il cimelio – ha continuato Rosa – recupera una nuova vita: non è più un’arma di distruzione, ma un monito delle due guerre che ha attraversato e che non devono ripetersi più. Non è giusto che altre vite vadano sprecate in nome dell’odio e della divisione». Non casuale, infatti, è la collocazione del cannone nel parco che ricorda i caduti lonatesi dei due conflitti mondiali. «Servirà per mettere tutti in guardia affinché la storia e gli errori del passato non si ripetano più, soprattutto ora che i testimoni sono sempre meno, in un periodo in cui certi episodi di un secolo fa ci sembrano riaffiorare», ha concluso la sindaca.
L’inaugurazione«Questo parco ricorda i nomi dei lonatesi caduti in tutte le guerre», ha preso la parola Franco Bertoni, il promotore dell’intervento, «e noi abbiamo cura dei reperti storici che hanno rappresentato il nostro territorio. Grazie alla sensibilità dell’assessore alla Cultura Giancarlo Simontacchi». Il lavoro di restauro ha portato alla ricostruzione di due ruote «in pieno rispetto del cimelio, così come era stato portato negli anni Sessanta»: «Speriamo che questo sia solo l’inizio, auspichiamo che si possano continuare a restaurare i cimeli conservati nel parco».
La memoria storica
«Bisogna ricordare la memoria storica – ha concluso Bertoni – e le nuove generazioni dovranno impegnarsi a conservare i cimeli che verranno loro trasmessi, perché conoscere la storia significa capire l’inutilità della guerra e il dolore che ha provocato a moltissime famiglie lonatesi».
«Quando ero piccolo venivo spesso a giocare su questo cannone», ha detto a nome degli artiglieri, Iuri Valter De Tomasi (che è anche rappresentante dei Genieri di Protezione Civile di Samarate), «ma ne ho capito il vero valore quando ho fatto il bersagliere a Lonate. Chi non ricorda il passato è destinato a ripetere gli errori della storia».
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