Codice fiscale: a cosa serve e come si calcola online
Il codice fiscale è un documento identificativo che viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate e che dalla sua introduzione è cambiato sensibilmente

Il codice fiscale è un documento identificativo che viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate e che dalla sua introduzione è cambiato sensibilmente. Serve a gestire una serie di servizi al cittadino ed è un documento obbligatorio che si rivela utile in tantissime occasioni.
Viene rilasciato tramite una tesserina che si utilizza solitamente per questioni di tipo fiscale e sanitario e, con il passare del tempo, assume sempre più rilevanza nell’ambito dei servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni. Oggi chiariremo proprio a cosa serve e ti spiegheremo in dettaglio come calcolare il codice fiscale in quelle situazioni in cui non hai a portata di mano la tua tessera.
Cosa devi sapere sul codice fiscale
Come anticipato poc’anzi il codice fiscale viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate sotto forma di tessera sulla quale è riportata una sigla alfanumerica di 16 cifre. Queste non sono distribuite a casaccio ma seguono una precisa logica e un ordine tale da poter essere calcolato anche manualmente. Chiaramente per poter calcolare il codice fiscale serviranno delle informazioni piuttosto specifiche perché questo è il risultato di data di nascita, comune di nascita, nome e cognome.
In caso di furto e smarrimento, invece, occorrerà presentare all’Agenzia delle Entrate la formale denuncia depositata presso una Caserma dei Carabinieri o di Polizia. In questo modo l’Agenzia attiverà le pratiche per la spedizione del nuovo tesserino ma, nel frattempo, ti rilascerà una copia cartacea che potrai utilizzare per i servizi delle Pubbliche Amministrazioni per le quali è richiesto.
Se però volessi calcolarlo da solo potrai usufruire degli appositi servizi online come Codicefiscale.it che permettono di calcolare il codice fiscale in pochi secondi e in modo semplice ed automatizzato.
Un codice fiscale unico per ogni individuo
La principale caratteristica del codice fiscale è quella di essere unico per ogni individuo e, quindi, non ne esiste uno uguale ad un altro anche in caso di omonimie. Ecco spiegato il perché le Pubbliche Amministrazioni lo richiedono per le più comuni operazioni e pratiche burocratiche.
Al giorno d’oggi il Codice Fiscale è utilizzato per aprire conti correnti, per prenotare prestazioni sanitarie, per fare richieste di detrazioni e benefici fiscali e molto altro ancora.
Per esempio è richiesto per la prenotazione del vaccino Covid-19, per tutte le prestazioni mediche e persino per acquistare le sigarette presso i distributori automatici.
Il Codice Fiscale è diventato essenziale per ricevere le credenziali Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale necessario per accedere a tutti i servizi virtuali pubblici e privati. Questo sistema consente di ottenere un’identità digitale funzionale da remoto, ovvero a distanza e tramite dispositivi che si connettono ad Internet.
Oltre a tutte queste operazioni segnaliamo anche che il Codice Fiscale è necessario per accedere al Portale dell’Automobilista e persino per la compravendita di immobili, per i passaggi di proprietà di un veicolo o per l’ottenimento di visure catastali. In altre parole questa tesserina è sempre estremamente utile e bisogna sempre portarla con sé.
Come si richiede o riceve?
Di norma il Codice Fiscale viene inviato automaticamente e gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate oppure tramite l’Ufficio Comunale preposto non appena il neonato viene iscritto al registro dell’Anagrafe.
Per gli stranieri residenti in Italia muniti di regolare permesso di soggiorno è possibile ottenere tale documento tramite gli sportelli unici per l’immigrazione. Qui il Codice Fiscale viene rilasciato attraverso una serie di procedure che coinvolgono anche l’Anagrafe Tributaria.
Cosa significano tutti quei numeri e lettere?
Vediamo ora il significato del Codice Fiscale e come viene calcolato in base ad alcune informazioni anagrafiche di una persona. Per prima cosa questo codice riporta sei lettere che corrispondono alle prime tre consonanti di nome e cognome. Se nome o cognome hanno meno di tre consonanti verrà utilizzata la prima vocale seguendo l’ordine. Per esempio Mario Rossi diventerà RSSMRA mentre Ginevra Bianchi sarà BNCGVR.
A seguire saranno indicate le ultime due cifre dell’anno di nascita dopo le quali troverai una lettera. Questa non è altro che il mese corrispondente nell’ordine dell’alfabeto per il quale A corrisponde a gennaio, B corrisponde a febbraio e così via fino alla T che indica il mese di dicembre.
Dopo il mese trovi il giorno di nascita che per le donne viene indicato sommato al numero di 40 mentre per gli uomini viene trascritto così com’è. Se Mario Rossi fosse nato il 12 dicembre 1970, quindi, il giorno della nascita dopo la lettera T del codice fiscale sarebbe indicato con la cifra 12. Per Ginevra Bianchi, invece, nata il 12 dicembre 1988, la cifra indicata dopo la lettera T sarebbe 52.
Dopo queste informazioni seguiranno quattro cifre che sono quelle del Comune di nascita e che sono consultabili presso gli archivi Istat ed un’ultima cifra detta “di controllo”. Questa garantisce l’unicità del codice e ne assicura la correttezza.
Come vedi il calcolo è molto semplice ma se vuoi risparmiare tempo ti basterà usare i servizi di calcolo online per ottenere il codice fiscale che ti interessa nel giro di qualche secondo.
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