Conti: “Chiudo qui: verso di me poca chiarezza e la squadra ne ha risentito”
Il dirigente lascia dopo tre anni e mezzo: "Ho dignità, non rubo lo stipendio. Due figure che fanno lo stesso mestiere non servono in società. Sostenete Vertemati"
Era arrivato da Cremona per sostituire Claudio Coldebella e guidare così la squadra che lo aveva lanciato sui campi della Serie A da giocatore. Andrea Conti, dopo tre anni e mezzo lascia l’incarico di direttore generale della Pallacanestro Varese e lo fa dimettendosi in una nottata buia come poche altre, dopo il -39 rimediato contro Reggio Emilia. Per di più dopo un siluro sparato da Attilio Caja che lo ha citato come il motivo principale del suo burrascoso addio (con altre parole, ma il senso è quello).
Che ci fosse qualcosa nell’aria lo si è capito subito dopo l’intervento in sala stampa di Vertemati, quando lo staff biancorosso ha chiesto ai giornalisti di rimanere. Conti ha iniziato a parlare con un accenno alla partita («Complimenti a Reggio e al coach e onestamente mi vergogno per il risultato in casa e per il modo in cui abbiamo approcciato la gara) ma è chiaro da subito che il succo è altro.
«Covavo questa cosa da un mese e mezzo e la dico con estrema serenità e tranquillità. Io da domani non sarò più DG della Pallacanestro Varese. Non è una situazione figlia del risultato di stasera bensì di cose accadute nell’ultimo mese e mezzo o due mesi. C’è stata poca chiarezza in società: sembra da codardi parlare dopo questa sera ma non lo sono, ho grande dignità e ci ho sempre messo la faccia. Mi commuovo anche ma non è così che ci si comporta. In tutti gli ambienti serve estrema chiarezza e qui ce n’è stata poca. Mi dispiace per tutti quanti ma credo sia giunto il momento di farmi da parte».
Prima del commiato altre due cose. La prima è la difesa di Adriano Vertemati, scelto da Conti per sostituire Bulleri. «Vertemati è un grandissimo allenatore e io lo vedo ogni giorno in palestra. Piuttosto, qualche giocatore deve cambiare la propria faccia. Va sostenuto e sarà sostenuto da assistenti, squadra, dal Cda… io invece chiudo qui l’esperienza varesina: in questo momento la dignità mi porta a passare più tempo con la mia famiglia».
Infine le parole chiare sulla sovrapposizione di ruoli con Luis Scola. «Le modalità del suo inserimento non hanno aiutato e lo dico anche qui. Io non voglio rubare lo stipendio: due persone che svolgono lo stesso mestiere non servono in una società, quindi mi faccio da parte io. Aggiungo e concludo: questa cosa ha destabilizzato molto anche la squadra».
Caja distrugge una Openjobmetis disastrosa (-39). Andrea Conti si dimette da direttore generale
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