A Duno riaprirà il rifugio in cima alla montagna del San Martino
Passaggio di proprietà della struttura da Provincia a Comune avvenuto lo scorso 28 settembre. Ora lavori per 70 mila euro, poi la gara per la gestione. “È patrimonio della valle”
Con l’estate, forse già nella tarda primavera del 2022 potrebbero riaprire i battenti del rifugio del San Martino, a Duno dove si può godere di uno de panorami più belli del Varesotto fra boschi di faggi e castagni in un luogo carico di storia e significato. È di soli pochi giorni fa la firma dell’atto con cui è stato perfezionato il passaggio di proprietà fra Provincia e Comune.
Il rifugio era stato edificato negli anni Cinquanta ed era destinato alle attività della proloco. Così è stato fino agli anni Ottanta quando si era palesato un interesse da parte della Provincia ad acquisire la struttura che rientrò così nel patrimonio immobiliare di Villa Recalcati nel 1988: in quest’occasione vennero eseguiti lavori di ristrutturazione e anche da parte della comunità montana che si occupò di migliorare le strade di accesso al sito.
Ora la struttura dopo oltre 30 anni è tornata al Comune: un passaggio di proprietà senza corrispettivo, una sorta di cessione fra enti, avvenuto a fine settembre.
«L’ulteriore buona notizia è che abbiamo deciso di spendere sulla struttura fondi del Ministero dello sviluppo economico sfruttando un bando su efficientamento energetico e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare comunale», spiega il sindaco Marco Dolce che spiega quali lavori verranno fatti a beneficio dell’immobile: «Rifacimento della copertura e sistemazione interna ai locali per adeguarlo alle normative necessarie. I lavori partiranno fra qualche settimana per opere di circa 70 mila euro».
Dunque il rifugio, chiuso da alcuni anni, verrà «messo a bando» entro l’estate e potrebbe quindi già aprire i battenti per la prossima stagione turistica.
«Stiamo parlando di un luogo simbolo che assieme al Sacrario sono parte della ricchezza del territorio e dell’intera valle» continua il sindaco Dolce che spiega come sul punto sia in atto un dialogo assieme agli altri enti locali: la strada per raggiungere il posto dal fondovalle parte da Cuveglio ed è una provinciale, la cui competenza arrivata a Duno ricade anche su Cuveglio e Cassano Valcuvia.
«Dialogheremo con gli altri Comuni e la Comunità montana per migliorare l’accesso. E per questo ringrazio già da ora il presidente di comunità montana valli del Verbano Simone Castoldi che ha sempre dato un ottimo supporto al progetto che farà rivivere la cima della montagna. Riusciremo a dare piena dignità a un luogo del territorio fortemente condiviso con la valle. Ringrazio poi il consigliere provinciale delegato Marco Riganti e lo stesso presidente della Provincia Emanuele Antonelli».
Il sindaco ricorda che da poco ha fatto visita a Duno Giovanni Bloisi il “ciclista della memoria“ che ha compiuto diversi viaggi anche in Italia e all’estero per celebrare il ricordo della Shoah e dei combattenti durante il periodo della Resistenza ed è arrivato con la sua bici proprio al sacrario del San Martino, dove si è consumata la prima battaglia della lotta di liberazione compiuta in Italia dopo l’8 settembre del 1943 (gli scontri avvennero proprio su queste montagne nell’autunno dello stesso anno), battaglia che verrà commemorata il prossimo 14 di novembre proprio al sacrario di Duno.
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