Eitan, aperta un’indagine anche dalla procura ticinese
I media svizzeri rivelano che il ministero pubblico sta indagando sul passaggio del piccolo su suolo svizzero accompagnato dal nonno prima dell'imbarco sul jet privato alla volta di Israele
Il ministero pubblico di Lugano ha attivato indagini specifiche per vaerificare eventuali illeciti legati al passaggio sul suolo svizzero di Eitan, il bimbo scampato alla tragedia del Mottarone dello scorso maggio e prelevato dalla casa di Pavia della zia paterna dal nonno, che risulta indagato dai magistrati italiani per sequestro di persona.
La notizia è stata rilanciata dal sito della emittente statale svizzera Rsi: “La procura sta verificando il passaggio su suolo ticinese del bambino unico sopravvissuto alla tragedia”, spiegano dal sito.
Sono in corso in particolare accertamenti sia sull’entrata in territorio elvetico del bimbo, sia all’espatrio, quando cioè il bambino è stato fatto salire a bordo del jet privato per decollare alla volta di Tel Aviv.
L’ingresso in suolo svizzero di nonno e nipote sarebbe ascrivibile alla giornata dello scorso 11 settembre a Chiasso per arrivare poco dopo all’aeroporto di Lugano-Agno (nella foto).
E’ intanto attesa forse già mercoledì la decisione del tribunale della famiglia di Tel Aviv chiamato a decidere se il bambino potrà restare in Israele o dovrà tornare in Italia dove è stato affidato, in via provvisoria, alla zia paterna Aya, tutrice legale.
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