Fabio Frizzi e il doc Django & Django al Baff 2021
Il 9 novembre al Busto Arsizio Film Festival ci sarà il celebre compositore di colonne sonore e la proiezione del documentario di Steve Della Casa e Luca Rea
«Una serata in compagnia di un musicista che ha composto molte colonne sonore di cinema “popolare” e di un narratore d’eccezione, Quentin Tarantino, che sullo schermo spiega l’importanza di questo tipo di cinema». Steve Della Casa, direttore artistico del Busto Arsizio Film Festival insieme a Paola Poli, descrive così il doppio appuntamento in calendario martedì 9 novembre alle ore 21.00 al cinema San Giovanni Bosco (via Bergamo 12, Busto Arsizio): l’incontro con il compositore Fabio Frizzi, per la sezione “I mestieri del cinema” e, a seguire, la proiezione del documentario Django & Django, scritto dallo stesso Della Casa con Luca Rea, regista.
Fabio Frizzi ripercorrerà le tappe della sua carriera, dal successo, arrivato nel 1975 con le musiche del film “Fantozzi” e de “Il secondo tragico Fantozzi”, alla collaborazione con il regista Lucio Fulci, per il quale ha composto molte colonne sonore, da “I quattro dell’apocalisse” a “Sette note in nero”, da “Zombi 2” a “Paura nella città dei morti viventi”. Frizzi ha lavorato, tra gli altri, anche per Lamberto Bava, Bruno Corbucci e Steno, oltre che per diverse serie televisive. Nel 2012 ha fondato il progetto musicale “F2F – Frizzi To Fulci”, una “orchestra rock” che ripropone i brani più celebri delle colonne sonore realizzate per i film horror diretti da Lucio Fulci.
Dalla musica si passerà poi alle immagini. In Django & Django Quentin Tarantino racconterà perché Sergio Corbucci è “il secondo miglior regista di western italiani”, come afferma un personaggio nel suo recente film “C’era una volta a Hollywood” e come conferma la sua scelta di realizzare “Django Unchained” ispirandosi a un film di Corbucci degli anni Sessanta.
Materiali d’epoca inediti, testimonianze e ricostruzioni per raccontare un cinema e un’epoca irripetibili. “Django”, “Il grande silenzio”, “Gli specialisti”, “Il mercenario”, “Vamos a matar compañeros”, “Cosa c’entriamo noi con la rivoluzione”: i western di Corbucci come cinema della crudeltà, ma anche come grande invenzione e come metafora di tutte le idee che circolavano nell’Italia degli anni Sessanta. Con le testimonianze di Franco Nero (l’attore preferito di Corbucci) e Ruggero Deodato (l’aiuto regista di “Django”), con i Super8 inediti realizzati sui set dei film del regista romano, con le immagini degli anni in cui il cinema italiano sapeva parlare a tutto il mondo. E con le animazioni che ricostruiscono un clima, uno spirito, un modo di vivere e di concepire il cinema.
Presentato nella selezione ufficiale della Mostra del cinema di Venezia, il documentario uscirà nelle sale il 15 e 16 novembre, per approdare poi su Netflix.
L’ingresso alla serata è gratuito, ma con prenotazione obbligatoria sulla piattaforma Eventbrite. Il link è pubblicato sul sito www.baff.it e sulla pagina Facebook del festival. Di seguito il link per prenotare https://www.eventbrite.it/e/biglietti-incontro-con-fabio-frizzi-e-proiezione-del-documentario-djangodjango-198944768157
Per accedere alla proiezione è necessario essere in possesso della Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass) e indossare la mascherina.
L’ingresso in sala è consentito dalle ore 20.15; si raccomanda di arrivare con anticipo rispetto all’orario di inizio della serata, per agevolare la procedura di controllo delle prenotazioni
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