Inizia male la vertenza Bper. Il sindacato: “Non ci si può più fidare”
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin contestano forma e modalità con cui la banca ha comunicato il piano di ristrutturazione che prevede 1700 esuberi e la riorganizzazione territoriale
I sindacati dei bancari lo avevano annunciato da tempo che sarebbe stato un “autunno caldo” per le banche italiane e la vertenza Bper, che prevede 1700 esuberi e una riorganizzazione territoriale, conferma quello scenario.
Le comunicazioni delle sigle sindacali sedute al tavolo della trattativa, ovvero Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin, dopo il primo giorno di trattativa, sono parecchio pesanti. Con un comunicato dal titolo “A fari spenti nella notte” i sindacati di categoria si chiedono «dove Bper pensa di andare», contestando alla banca sia il merito del piano di ristrutturazione sia le modalità («a reti unificate») con cui è stato comunicato contemporaneamente alle parti sociali e ai lavoratori.
Questa irrituale contemporaneità ha forse parzialmente soddisfatto le legittime curiosità dei lavoratori, coinvolti e no dalle numerose riorganizzazioni. Da mesi infatti “radio banca” riferiva fantasiosi sviluppi dei contenuti della ristrutturazione. Di certo non li ha sollevati dall’ansia legata al proprio destino. Ma una cosa è apparsa chiara a tutti i lettori: non ci si può più fidare!
Verranno cancellati con un colpo di spugna presidi territoriali figli di una storia aziendale e negoziale che affonda le proprie radici nel modello federale. Realtà che hanno reso possibile l’attuale posizionamento della Bper sul mercato. Verranno smantellati i presidi sui territori a cui si era garantita massima attenzione nella recente vicenda dell’acquisizione degli sportelli UBI/ISP … accadeva solo 6 mesi fa!
Chi paga il conto di queste scelte? Sempre gli stessi, i lavoratori del gruppo. Le OO.SS. denunciano che, ancora una volta, l’informativa sindacale – ovvero il documento di lavoro sul quale le parti dovrebbero basare la propria attività di confronto – manca di ogni elemento oggettivo utile alla valutazione. Inoltre, mancano i puntuali riferimenti normativi e contrattuali. Quindi la procedura è gravemente carente sia nella forma, sia nel metodo, sia nella sostanza.
le segreterie di coordinamento sindacale Gruppo Bper
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin
“Spostare la direzione regionale di Bper da Varese a Milano è uno schiaffo al territorio”
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