Salta l’ingresso di un nuovo investitore per la gallaratese ePrice
Il cda della società di ecommerce ha comunicato che è venuto meno l'interessamento manifestato a maggio da un grande operatore della grande distribuzione
Il consiglio di amministrazione di ePrice, holding quotata sul mercato telematico azionario di Borsa italiana e tra i principali operatori italiani nell’e-commerce, ha comunicato che l’operatore della grande distribuzione che stava valutando un investimento nella società, ha informato ePrice che non intende proseguire nelle negoziazioni relative alla possibile realizzazione dell’operazione.
La rivoluzione dell’e-commerce passa anche dalla gallaratese ePrice
L’interessamento, che era stato comunicato a maggio da parte di un importante operatore italiano del settore della grande distribuzione, al termine del periodo di esclusiva, è dunque venuto meno.
Il consiglio di amministrazione fa inoltre sapere che «preso atto della comunicazione e ravvisando che non vi siano le condizioni per esercitare la delega attribuita dall’assemblea al cda di aumentare il capitale sociale per un importo massimo di 10 milioni di euro, con esclusione del diritto di opzione, ha deciso di valutare nei tempi più rapidi possibili, le migliori opzioni a tutela dei creditori, degli stakeholder e dell’attività svolta dalla controllata ePrice Operations srl».
L’ANALISI TECNICA DI BORSA ITALIANA
«Una giornata molto negativa per ePrice» riporta il sito di Borsa Italiana. Il titolo «ha archiviato un calo del -2.76 per cento, saldo che rischia di favorire una evoluzione di breve termine al ribasso. Sia il massimo sia il minimo registrati nell’ultima giornata risultano tuttavia contenuti nell’intervallo stabilito da quella precedente, indice questo di una temporanea pausa nella direzione del trend. In termini di performance relativa rispetto all’indice FTSE Italia All Share, si registra una variazione negativa del -2.62 per cento sulla giornata di borsa precedente. Lo strumento ha fatto peggio del mercato. I volumi sono risultati pari a 3,039,599 pezzi scambiati, un valore inferiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale, segno di una partecipazione decrescente da parte degli operatori. Possibile l’avvio di una fase a volatilità ridotta».
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