Metamorfosi urbana a Varese: il vecchio e il nuovo nella piazza dedicata alla Giovine Italia
La 34esima puntata della rubrica di Fausto Bonoldi racconta la piazza del centro pedonale

Ogni lunedì, con una passeggiata virtuale, la rubrica “Metamorfosi urbana” vi racconta le trasformazioni che ha subito Varese negli ultimi cento anni, da quando cioè è diventata capoluogo di provincia. A firmarla è Fausto Bonoldi, storica firma del giornalismo varesino che su questo argomento, che tratta da anni nel gruppo Facebook La Varese Nascosta, ha scritto anche un libro, edito da Macchione, dal titolo “Cara Varese come sei cambiata“
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Metamorfosi urbana, trentaquattresima puntata: vecchio e nuovo nella piazza dedicata alla Giovine Italia
Dopo la demolizione dell’edificio del Teatro Sociale, alla fine degli Anni Sessanta un altro “bel condominio” fu costruito nel luogo, all’angolo tra piazza Giovine Italia e via Griffi, in cui il 12 gennaio 1967 fu abbattuto l’edificio che fino al 1928 aveva ospitato l’albergo ristorante Gambero.

Di fronte sopravvive, sia pure modificato, il lato del vecchio ospedale che dà sulla piazza. Miglior sorte ha avuto un altro edificio storico della piazza ben ristrutturato qualche anno fa: all’ombra del Bernascone si può ancora ammirare il palazzo costruito nel 1819, su progetto dell’ingegner Paolo Ponti, per dare una sede alle Scuole pubbliche, una vocazione educativa mantenuta, fino alla recente ristrutturazione, dal Centro di formazione professionale.

Il “Gambero” aveva una lunga storia. Da Fernando Cova, storico dell’ospitalità a Varese, a cui abbiamo “rubato” la foto dell’interno, abbiamo appreso che già nel Settecento, nella stessa zona e con lo stesso nome, era aperto un “bettolino”.

L’esercizio assunse un aspetto moderno quando, nel 1890, fu rilevato dai fratelli Giuseppe e Emilio Gnocchi, originari di San Colombano al Lambro, i quali aprirono un altro ristorante alle Grotte di Valganna, “el Crott dei Gnocchi”.
L’ultimo gestore del “Gambero” fu Pasquale Brocca. Molti di noi ricordano che nell’edificio di piazza Giovine Italia ebbe poi sede la Guardia di Finanza. Per quanto riguarda il palazzo delle scuole va ricordato che la ristrutturazione compiuta nel 1819 comportò la distruzione della chiesa quattrocentesca di San Lorenzo, di cui restano alcuni archetti dell’abside e, all’interno dell’edificio, una volta affrescata.
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