Metamorfosi urbana a Varese: Via Carcano libro aperto, dopo le demolizioni
La 33esima puntata della rubrica di Fausto Bonoldi resta a Biumo e racconta "la zona industriale che fu"
Ogni lunedì, con una passeggiata virtuale, la rubrica “Metamorfosi urbana” vi racconta le trasformazioni che ha subito Varese negli ultimi cento anni, da quando cioè è diventata capoluogo di provincia. A firmarla è Fausto Bonoldi, storica firma del giornalismo varesino che su questo argomento, che tratta da anni nel gruppo Facebook La Varese Nascosta, ha scritto anche un libro, edito da Macchione, dal titolo “Cara Varese come sei cambiata“
Metamorfosi urbana, trentatreesima puntata: Via Carcano libro aperto, dopo le demolizioni
C’era una volta una grande zona industriale tra l’area delle stazioni, a ridosso del nucleo storico della città, e la castellanza di Biumo Inferiore. L’ultima consistente porzione della Varese che produceva è caduta prima con la demolizione del laboratorio, affiancato a una bella villa in stile eclettico, della segheria Fidanza e poi con l’abbattimento del magazzino siderurgico della Traferri.
Le ruspe hanno lasciato il posto al grande parcheggio provvisorio di via Carcano in attesa che la “riqualificazione” dell’area faccia sorgere nuovi edifici. Entrambi i siti industriali erano abbandonati e cadenti da decenni e la demolizione soprattutto dello stabilimento della Traferri, divenuto un inguardabile rudere rifugio di sbandati, era auspicata da numerosi varesini, a parte poche voci favorevoli a una ristrutturazione.
L’inizio della fine risale agli ormai lontani Anni Settanta del secolo scorso quando gli allora proprietari della Traferri, interessati a investire sull’ampliamento e l’ammodernamento degli edifici , si scontrarono con i vincoli urbanistici che prevedevano il mantenimento di una consistente area verde.
L’area di via Carcano è stata acquistata in due riprese dalla società italosvizzera Vicom che, acquisito quattro anni fa il terreno della segheria Fidanza, l’anno scorso è entrata in possesso anche dell’area della Traferri dopo il fallimento della Fim, ultima proprietaria del magazzino di prodotti siderurgici.
L’intervento edilizio in procinto di partire s’inserisce nella più ampia “riqualificazione” della zona delle stazioni promossa dal Comune e prevede la costruzione di un supermercato e di un complesso residenziale, in parte riservato all’housing sociale, che, più basso del condominio esistente, dovrebbe armonizzarsi con il contesto edilizio presente, almeno stando alle assicurazioni dell’assessore all’Urbanistica Andrea Civati.
Ora c’è chi si lamenta della soppressione del grande parcheggio, disponibile per l’intera giornata al costo di soli 2 euro, che si aggiunge all’eliminazione della sosta nel piazzale Kennedy liberato dalle bancarelle del mercato. Nel nuovo complesso di via Carcano sono però previsti duecento posti auto di cui una metà pubblici.
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In una intervista su questo stesso sito, l’amministratore della società Vicom ha affermato di avere deciso di investire su quest’area dopo un colloquio con l’amministrazione che gli ha illustrato i futuri sviluppi urbanistici della zona.
https://www.varesenews.it/2020/09/dalle-aziende-demolite-biumo-alla-svizzera-progetti-acquisito-larea-via-carcano/961580/
Quindi dobbiamo presumere che 3 anni prima di rendere pubblico (maggio 2020) il masterplan dell’area, qualcuno è stato informato che le aree sarebbero aumentate enormemente di valore e ha potuto specularci sopra. Sarebbe curioso sapere in quanti hanno partecipato all’asta fallimentare FIM group per l’ex-Traferri, visto che ai tempi, per tutti i comuni mortali, era solo un rudere fatiscente senza futuro…