Da Napoli a Varese, la vertenza Whirlpool è ormai una questione nazionale
Sono arrivati lavoratori da tutta Italia con un'adesione allo sciopero pari al cento per cento. Fiom, Fim e Uilm chiedono a Whirlpool chiarezza sul suo futuro nel Paese
Sul piazzale della portineria centrale dello stabilimento Whirlpool di Cassinetta di Biandronno sono arrivati lavoratori da tutti i siti italiani della multinazionale. Quattro Pullman da Napoli, rappresentanze sindacali da Fabriano, Comunanza e Siena per uno sciopero che ha avuto una adesione del cento per cento dopo 100 ore di sciopero già fatte. Nella storia di Whirlpool non era mai accaduto.
Presenti tre segretari nazionali dei sindacati dei metalmeccanici: Barbara Tibaldi (Fiom Cgil), Massimiliano Nobis (Fim Cisl) Gianluca Ficco (Uilm) che hanno parlato ai 500 lavoratori presenti sul piazzale.
I sindacati di categoria raccolgono i risultati del lavoro fatto nelle fabbriche del gruppo nell’ultimo mese. Solo a Cassinetta di Biandronno, i tre segretari provinciali, Caterina Valsecchi (Fim Cisl), Nino Cartosio (Fiom Cgil) e Fabio Dell’Angelo (Uilm) hanno ricordato che sono state fatte ben tredici assemblee per preparare lo sciopero e confrontarsi con i lavoratori.
La questione non è solo Napoli: la vertenza, che va avanti da due anni e mezzo, è ormai diventata nazionale. Un concetto che è stato ribadito più volte. Ora c’è una grande aspettativa nei confronti delle misure che prenderà il Governo che, secondo il sindacato, con questa vertenza «si gioca una parte della sua autorevolezza».
Al centro delle rivendicazioni non c’è solo il mancato rispetto degli accordi sottoscritti dalle parti sociali nel 2018 e disattesi dalla multinazionale americana, ma la richiesta di chiarezza per il futuro della presenza di Whirlpool in Italia. C’è preoccupazione dovuta al ritardo ormai evidente del piano di investimenti da parte della multinazionale. «Quello che è successo a Napoli può succedere dappertutto, ecco perché non bisogna mollare» dicono i sindacati dei metalmeccanici. «Whirlpool ha dimenticato di avere una responsabilità sociale nei confronti delle persone e dei territori» ha sottolineato la rsu dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno.
Questa giornata di sciopero appare sempre più come uno spartiacque per il futuro di Whirlpool in Italia. Il sindacato dei metalmeccanici ha dato una prova di forza dimostrando di essere in grado di bloccare le produzioni della multinazionale in tutto il Paese.
I lavoratori di Napoli stanno aspettando anche la pronuncia del giudice circa la mancata applicazione degli accordi, sottoscritti da Whirlpool, sulla fabbrica di lavatrici ad oggi ancora chiusa.
Uno spiraglio per il futuro dei dipendenti napoletani potrebbe essere il progetto presentato dal Governo per realizzare un hub dedicato alla mobilità sostenibile. I tempi sono stretti ma le risorse per realizzarlo ci sono grazie al Pnrr. Ora serve solo la volontà politica.
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