Vertemati: “Male fin da subito. Difficile stabilire l’ordine dei problemi”
L'allenatore della Openjobmetis non pensa a eventuali decisioni sulla sua posizione. "Approccio cattivo, poi non abbiamo trovato contromisure". Caja: "L'affetto per me come ai vecchi tempi"
VERTEMATI 1 – «La partita è iniziata male perché sulle prime 5 difese abbiamo subito 5 canestri nonostante quanto preparato, detto e ridetto alla vigilia sulle situazioni offensive degli avversari. Difficile dire quale sia il problema principale, non riusciamo a essere funzionali. E se anche non fossimo adeguati a questo livello non si può approcciare la partita in questo modo. L’ordine dei problemi è molto difficile da stabilire e questa è la priorità in questo momento. Dopo stasera e dopo 3 sconfitte imbarazzanti (Virtus e Cremona le altre) si può dire qualsiasi cosa, ma se una squadra è capace di combattere e di giocare c’è comunque qualcosa che va al di là dell’aspetto tecnico. In campo, tatticamente le abbiamo provate tutte, e questo mi fa dire che il problema è piu profondo».
VERTEMATI 2 – «Se sento traballare la mia posizione? Non vivo questo mestiere in questo modo e non ho alcuna paura. Non posso andare ad allenare sentendo paura. Poi c’è chi deve fare delle scelte. Per quanto riguarda i singoli, non punto il dito sulla partita di Wilson perché il divario di ogni aspetto del gioco è stato enorme. Certo dopo 5 partite i numeri sono evidenti ma sarebbe ingeneroso dire che ha fatto peggio di altri».
VERTEMATI 3 – «In un certo senso, penso che la svolta possa essere più vicina di quanto si pensi, perché quando tutto non funziona, la soluzione potrebbe anche arrivare. A livello difensivo avevamo deciso solo di fare cambi difensivi in due situazioni di “pick’n’pop ma purtroppo queste non hanno pagato. Ogni situazione che abbiamo cambiato non ha portato frutti; ne avessimo trovata una, l’avremmo cavalcata ma non è avvenuto».
Caja distrugge una Openjobmetis disastrosa (-39). Andrea Conti si dimette da direttore generale
CAJA 1 – «Sono molto felice per la prestazione della squadra. E’ stata una settimana con una trasferta molto impegnativa (a Saratov ndr) da cui siamo rientrati all’una di notte, ma i ragazzi sono stati eccellenti e sono tornati subito in palestra. Da inizio anno stanno facendo le cose molto seriamente e questo dà grande soddisfazione. Stasera abbiamo fatto una grande difesa perché dovevamo chiudere l’area e tagliare le linee di passaggio a Varese. Loro non sono mai riusciti a prendere il ritmo mentre noi abbiamo avuto grande fluidità in attacco con 8 in doppia cifra. Per un allenatore è l’apoteosi del concetto di squadra e di come abbiamo impostato la partita. I ragazzi sapevano che per me era una partita diversa dalle altre e alla fine erano felici per me. Un ringraziamento doppio a loro».
CAJA 2 – «Mi chiedete se Varese è andata male? Credo che noi non abbiamo mai dato l’opportunità di accendersi alla OJM: abbiamo scommesso sul loro tiro da 3 e la zona iniziale serviva a togliere fiducia e ritmo. Siamp poi stati bravi a limitare le palle perse per evitare di farli giocare in campo aperto. All’intervallo ci aspettavamo una reazione e anche qui siamo stati bravi a giocare nel modo giusto e a mantenere la partita sui nostri binari».
CAJA 3 – «Gli applausi e i cori a fine partita, gli striscioni (fuori dal palazzetto) degli Arditi mi hanno fatto tornare ai vecchi tempi: mancava solo di andare sotto la curva e sarebbe stato uguale a un tempo. Non c’è stato alcun problema con la gente di Varese, ho avuto un bellissimo rapporto dentro e fuori dal campo mentre quello con Conti è stato pessimo dal primo giorno. Ma una persona non cambia il sentimento verso la città».
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