Visite, controlli e tanta informazione nell’ottobre rosa di Lilt e Asst Valle Olona
Dopo la pandemia, torna con un ricco calendario di appuntamenti il mese della prevenzione oncologica femminile. Un'occasione per riprendere e recuperare la richiesta di salute della popolazione
Lilt, Lega italiana lotta ai Tumori , e Asst Valle Olona di nuovo insieme per il mese rosa dedicato alla prevenzione dei tumori femminili. Un ricco calendario è stato messo a punto per dare un’occasione in più di informazione e sensibilizzazione su un tema delicato.
Dopo un anno e mezzo di crisi sanitaria, con le attività mediche totalmente o parzialmente sospese, l’iniziativa di prevenzione è anche l’occasione per fare il punto di un campo che ha continuato comunque ad assicurare assistenza e supporto, mantenendo un filo diretto con i pazienti. Quello che è mancata è stata l’attività diagnostica preventiva, quella che permette la diagnosi precoce e l’immediata presa in carico da parte degli specialisti afferenti al modello della Breast Unit, affinato e multidisciplinare dove la donna viene assistita in ogni momento del suo percorso.
Come tradizione, gli appuntamenti in calendario predisposti dalla Lilt , fino al 17 novembre, nelle diverse sedi da Busto Arsizio, a Castellanza, Saronno, Olgiate Olona, Casorate Sempione con visite senologiche o ginecologiche ( oltre al pap test) sono stati esauriti in pochi giorni. Il centralino della Lilt è comunque sempre a disposizione per venire incontro alle esigenze delle donne.
Afferma il Professor Ivanoe Pellerin, Presidente Lilt associazione Varese: «L’ottobre si tinge di rosa per ricordare a tutte le donne che la prevenzione è l’arma più efficace contro il tumore al seno. Educazione e formazione alla cultura della lotta contro il cancro, prevenzione, diagnosi precoce e assistenza alla persona ammalata considerata in termini olistici, sono gli elementi fondamentali dell’attività della LILT. Vorrei confermare che, accanto a ciò, la LILT ha da sempre a cuore la buona salute dei cittadini di questo territorio e per questo credo che l’attività delle Associazioni sia quanto mai attuale. Fare volontariato oggi è uno stile di vita. Il volontariato è un insieme di persone che esprimono ideali di solidarietà. Poiché in questo terribile periodo sono stati abbandonati controlli, follow up, visite diagnostiche, a volte anche interventi chirurgici ritenuti non urgenti, mi appare invece molto urgente ricordare a tutti che se contro il virus abbiamo il vaccino, contro il cancro il vaccino non c’è. Abbiamo messo in stand-by tutta la campagna della diagnosi precoce. Eravamo attestati nel 2019 a circa il 67% di guaribilità di tutti i tipi di cancro. Purtroppo questo trend invece di migliorare tenderà a peggiorare. Nel prossimo futuro assisteremo all’aumento delle prime diagnosi di malattia neoplastica proprio a seguito della rarefazione degli interventi. Nel prossimo anno probabilmente assisteremo a circa 58.000 nuove diagnosi di tumore al seno. Accanto alle morti per/con Covid, nel 2020 abbiamo registrato circa 183.000 morti per malattia neoplastica. Credo che questi numeri parlino da soli. Riprendiamo in mano il nostro destino e diciamo chiaramente che la prevenzione è l’arma vincente contro i tumori, contro tutti i tumori sia di genere femminile che di genere maschile. Dobbiamo esserne profondamente convinti per poter convincere tutti all’attenzione contro questo nemico insidioso e per questo occorre sottolineare con forza la necessità della prevenzione».
Il valore delle iniziative di prevenzione e il prezioso contributo dei volontari della Lilt è stato più volte sottolineato dal Direttore socio sanitario dell’ASST Valle Olona Marino Dell’Acqua che ha ringraziato i numerosi medici dell’azienda messisi a disposizione dell’iniziativa promossa dalla Lilt, finalizzata soprattutto a recuperare un’alleanza con la popolazione accantonata momentaneamente a causa del Covid.
Grazie al lavoro di potenziamento deciso da Regione Lombardia, l’azienda ospedaliera di Busto sta recuperando l’attività chirurgica pregressa e, in campo oncologico, ha continuato a mantenere standard qualitativi e quantitativi adeguati. La Breast Unit aziendale, divisa nelle due sedi di Saronno e di Gallarate, ha implementato la sua attività per intercettare tutte le domande e avviare percorsi di presa in carico.
Un lavoro di sensibilizzazione caro anche al primario di oncologia Salvatore Artale che punta molto anche su nutrizione, alimentazione e stili di vita da diffondere tra la popolazione sia come prevenzione sia come cura da aggiungere al percorso clinico.
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