Alle Arti di Gallarate sulle tracce di migranti, nomadi, viaggiatori nella letteratura

È il tema del 64esimo corso di formazione proposto dal Centro Culturale della sala di via don Minzoni. Due giorni di relazioni, dibattito e convegno, dalla letteratura dei Paesi europei a quella sudamericana

Generica 2020

Migranti, nomadi, viaggiatori: sono i protagonisti di tanti romanzi, racconti, opere letterarie. Ne segue le tracce il nuovo convegno di formazione promosso dal Centro Culturale Teatro delle Arti. (immagine: Noè Bordignon, Gli emigranti, 1896 -1898 ca., olio su tela)

La due giorni di studi e confronto – venerdì 26 e sabato 27 novembre – costituisce il 64esimo corso di formazione promosso dalle Arti, una ricchezza non scontata per la città di Gallarate e per tutto il territorio, preziosa per docenti, studenti medi e universitari ma anche per tutte le persone curiose dei temi della storia, dell’arte, della contemporaneità (mai come in questo caso, visto che il tema è attualissimo).

“La recente esperienza di allarme sanitario – scrivono i promotori – ha lasciato soprattutto nelle giovani generazioni una serie di problematiche e domande che incidono sulle esistenze e sulle visioni del futuro. La letteratura crediamo possa essere allora uno strumento per meglio definire e fare catarsi rispetto alla confusione e allo smarrimento spesso esorcizzati con atteggiamenti disfunzionali e di rimozione. Da qui la scelta di trattare il tema che nella contemporaneità, e non solo, ha attraversato a vario titolo la letteratura novecentesca, aprendo finestre di riflessione ed analisi pluridisciplinare”.

“Gli autori scelti permetteranno di approfondire non solo il tema prescelto ma anche di guidare alla riflessione sul sè nell’oggi. Il convegno si propone di offrire una mappatura interattiva delle possibili declinazioni di questo approccio al mondo, con la consueta attenzione ai grandi archetipi, al dialogo tra le arti e alla letteratura italiana, dentro e fuori dal canone scolastico”.

Il percorso offre uno sguardo molto ampio, dai profughi in Brecht alla letteratura dell’emigrazione dal Messico, da Pound, Eliot e Auden (ne parlerà il poeta gallaratese Franco Buffoni) alla letteratura del vasto mondo francofono.

Il programma e la partecipazione

PER LE MISURE COVID, SARÀ AMMESSO IN PRESENZA CHI SI PRENOTA – INDIVIDUI O CLASSI – SINO A RAGGIUNGIMENTO DELLA CAPIENZA AUTORIZZATA.
E’ PREVISTO LO STREAMING PER LE CLASSI/DOCENTI CHE NON POTESSERO ACCEDERE IN PRESENZA ALLA SALA SEDE DEL CORSO.

PROGRAMMA

Venerdì 26 Novembre 2021

ore 14.30 Introduzione al Corso. (prof. Paolo ZOBOLI)

ore 15.00 Letteratura italiana. INTERVISTA A LAURA PARIANI, scrittrice. (prof.ssa Marilena GORACCI)

ore 15.45 Letteratura tedesca. “Dialoghi di profughi” di B. Brecht. (prof. Luca CRESCENZI)

PAUSA

ore 16.45 Letteratura ispano-americana. Il grido di Antigone. Raccontare le migrazioni dal Messico. (prof.ssa Emilia PERASSI)

Ore 17.45 Dibattito.

Sabato 27 Novembre 2021

ore 9.00 Letteratura francese. “Ossessionati dall’idea di partire, di lasciare questo paese”. Migrare nel romanzo francofono extraeuropeo. (prof. Marco MODENESI)

ore 10.00 Letteratura Italiana. “Tra la vita e la morte avrei scelto l’America”. Figure dell’emigrazione nella letteratura italiana del Novecento. (prof. Gianni TURCHETTA)

PAUSA

ore 11.00 Letteratura inglese Pound, Eliot e Auden. Grandi poeti e intrepidi viaggiatori. (prof. Franco BUFFONI)

ore 12.30 Dibattito.

RELATORI:
BUFFONI Franco, poeta e saggista.
CRESCENZI Luca, docente di Lingua e Letteratura Tedesca, Università degli Studi – Trento.
GORACCI Marilena, docente dei Licei di Varese.
MODENESI Marco, docente di Letteratura francese, Università degli Studi di Milano.
PARIANI Laura, scrittrice.
PERASSI Emilia, docente di Lingue e letterature ispanoamericane, Università degli Studi ¬ Milano.
TURCHETTA Gianni, Docente di Letteratura italiana, Università degli Studi – Milano.
ZOBOLI Paolo, saggista e docente.

Comitato Scientifico:
Cristina Boracchi – Guja Baldazzi Aspesi – Luisella Ferrario – Marilena Goracci – Daniela Molla – Paolo Zoboli.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Novembre 2021
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