In aumento i pazienti Covid all’ospedale di Varese dopo il piccolo focolaio registrato alla Fondazione Molina

Rispetto alla settimana scorsa, i degenti dell'area Covid sono passati da 16 a 29. Continua a rimanere "covid free" la terapia intensiva mentre sono 7 le Cpap utilizzate

Il Covid Hub dell'ospedale di Varese

Sono raddoppiati nell’ultima settimana i pazienti Covid all’ospedale di Varese. Dai 16 dello scorso 8 novembre oggi se ne contano 29 oltre a 4 persone in osservazione perché in attesa dell’esito del tampone.

L’aumento consistente si spiega con il piccolo focolaio avvenuto settimana scorsa nel reparto dei “subacuti” della Fondazione Molina a Varese. Nella parte dedicata ai degenti dimessi dagli ospedali, ma non ancora in grado di rientrare al proprio domicilio, sono emersi 11 contagi tra i ricoverati, tutti vaccinati e paucisintomatici. La direzione del Molina ha chiesto all’ospedale di Varese di potersi fare carico della degenza di queste persone che non sono comunque entrate in contatto con gli ospiti delle RSA. Al Circolo ne sono stati trasferiti 9. 

Nl reparto diretto dal professor Dentali, quindi, c’è la gran parte dei nuovi degenti di cui  7 sono assistiti nella ventilazione con i caschi Cpap. 

Nonostante i numeri dei contagi siano in crescita, la Sette Laghi, al momento, registra un afflusso di nuovi pazienti Covid costante rispetto ai mesi passati. Una condizione che, però, viene seguita con attenzione perché, già in passato, il bisogno di assistenza ospedaliera è esplosa improvvisamente e con un’accelerazione drammatica. Nel personale è ancora ben vivo il ricordo dell’autunno 2020, quando l’emergenza si presentò in un weekend di ottobre e continuò a crescere fino al picco del 18 novembre quando gli ospedali ebbero in cura contemporaneamente 653 pazienti Covid, una pressione con pochi uguali nel panorama italiano. 

Oggi, le terapie intensive sono libere. Con le dimissioni dell’ultimo paziente due settimane fa, sono stati riportati alla propria i letti ad alta intensità. Oggi, da Regione l’indicazione è di inviare i degenti molto gravi all’ospedale Sacco di Milano.

Anche dal pronto soccorso di Varese giungono notizie rassicuranti: dei circa 150 accessi quotidiani in media, le problematiche respiratorie da Covid sono sempre residuali, da un caso al giorno fino a un massimo di 5  capitati una sola volta negli ultimi 15 giorni.

L’azienda Sette Laghi, quindi, prosegue nel suo impegno di recuperare liste d’attesa e curare le malattie acute. Attualmente ci sono 874 ricoverati nei reparti “non Covid”, quattro in più di settimana scorsa. 

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Novembre 2021
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