Cambiano le regole per i contagi a scuola: isolamento solo per 3 casi e tamponi immediati
I Ministeri dell'Istruzione e della sanità, insieme all'ISS e alla regioni, hanno predisposto un nuovo documento per la gestione della pandemia nelle aule. Ai dirigenti il compito di intervenire tempestivamente
Considerata la necessità di favorire la didattica in presenza e rendere il più possibile omogenee a livello nazionale le misure di prevenzione attuate in ambito scolastico, si è ritenuta opportuna una revisione del sistema di gestione dei contatti dei casi confermati di infezione da SARS-CoV-2 anche alla luce dell’aumento della copertura vaccinale e della riduzione della circolazione di SARS-CoV-2 in comunità.
Recita così la parte iniziale del nuovo dispositivo ministeriale per la gestione dei casi di positività a scuola.
Un documento messo a punto dai due dicasteri (Salute e Istruzione) con il parere dell’Istituto superiore di sanità che è stato indirizzato a tutte le direzioni scolastiche
“Poiché nel contesto scolastico è attualmente previsto l’utilizzo di mascherine (preferibilmente chirurgiche, obbligatoriamente chirurgiche in caso di impossibilità al mantenimento del distanziamento di un metro in posizione statica) in combinazione con altre misure di prevenzione, una parte dei contatti in ambito scolastico potrà essere considerata a basso rischio, con l’introduzione di una strategia di “sorveglianza con testing” specifica”
La novità più eclatante , quindi, riguarda il caso individuale di contagio che non mette più l’intera classe in quarantena. L’isolamento del gruppo scatterà solo in presenza di un presunto cluster, almeno 3 positivi.
Caso 1 – DaD individuale con un solo caso di Covid in classe che porta all’isolamento del ragazzo positivo, rispetto al quale resta confermata l’attività di tracciamento dei contatti. Il resto della classe continua a svolgere le lezioni in presenza.
Caso 2 – DaD per pochi. Se nella classe si riscontrassero due positivi, vanno in quarantena (e quindi in DaD) solo i non vaccinati, mentre restano in classe gli altri.
Caso 3 – DaD per tutti. Se in classe ci dovessero essere tre positivi, allora tutto il gruppo classe è obbligato alla quarantena e dunque alla didattica a distanza.
Il nuovo protocollo prescrive che, se la Asl non può intervenire, è il dirigente scolastico insieme al referente Covid a dover individuare i possibili “contatti scolastici” del caso positivo e a prescrivere le misure, seguendo le indicazioni contenute nel documento.
La scuola deve poi comunicare le disposizioni da intraprendere agli studenti (o ai genitori, in caso di minorenni) e agli insegnanti che sono venuti a contatto con il positivo entro le 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi o l’esecuzione del tampone. Il referente Covid deve comunicare alla Asl le misure adottate.
I contatti individuati dovranno effettuare un test antigenico o molecolare, inclusi anche i test molecolari su campione salivare come da circolare del Ministero della Salute, gratuito e valido ai fini diagnostici nella tempistica prevista nella tabella stessa.
Alcune indicazioni sulla tempistica dei test.
Tempo zero (T0): prima possibile dal momento in cui si è stati informati dal referente scolastico COVID-19/dirigente scolastico/DdP. Se il risultato è negativo si può rientrare a scuola. Se invece è positivo, è necessario informare il DdP e il MMG/PLS e non si reca a scuola. Il referente scolastico COVID-19/dirigente scolastico sarà informato secondo le procedure adottate localmente per i casi positivi occorsi tra gli studenti e gli operatori scolastici.
Il nuovo protocollo prevede un tampone da effettuare il prima possibile dal momento in cui si è stati informati del contatto (“tempo zero” T0). Se il risultato è negativo si può già rientrare a scuola senza fare la quarantena. Bisognerà effettuare un secondo tampone dopo cinque giorni
Tempo 5 (T5): ulteriore test dopo 5 giorni dal momento T0 (es. il momento della comunicazione). Se il risultato è positivo, è necessario informare il DdP e il MMG/PLS e non recarsi a scuola. Il referente scolastico COVID-19/dirigente scolastico sarà informato secondo la procedura adottata localmente per i casi positivi occorsi tra gli studenti e gli operatori scolastici
Per i soggetti sottoposti a sorveglianza con testing, il rientro a scuola dopo l’effettuazione del test a T0 potrà avvenire solo se si è in possesso di attestazione rilasciata dai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica in merito all’effettuazione del tampone e all’avvenuto rilascio del relativo risultato ovvero in seguito ad una comunicazione da parte del DdP . Rimane ovviamente vietato rientrare in classe in presenza di positività al tampone. Relativamente al test a T5, è facoltà del DdP disporre provvedimenti di sanità pubblica (ad es. quarantena) qualora non venga effettuato il test.
Alunni vaccinati
Gli alunni vaccinati o negativizzati negli ultimi 6 mesi proseguono la sorveglianza con i due test, a zero e cinque giorni. Quelli non vaccinati invece vanno in quarantena per 10 giorni anche se negativi al primo esame. Per i docenti si procede allo stesso modo (come già succedeva per un solo caso). Per primaria e secondaria di primo grado (gli studenti non possono vaccinarsi perchè under 12) tutti a casa per 10 giorni.
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