Il Comune cerca un operatore per la gestione dell’ex Lido di Luino
L'ente ha emesso un bando e il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il 7 gennaio. Prevista anche una seconda area piscine di cui una termale

Gli occhi sono puntati al passato, quando il Lido attirava a Luino migliaia di persone fra piscine e discoteca, ma anche al futuro legato alle potenzialità ricettive e turistiche dell’area in corso di riqualificazione (nella foto, uno scatto prima della ristrutturazione). Sull’area ci sono novità espresse dal sindaco Enrico Bianchi attraverso una nota.
«Dopo un investimento pubblico di circa 1 milione di euro per sistemare l’area che ospitava l’ex discoteca siamo ora alla ricerca di un operatore che ristrutturi il complesso delle piscine all’aperto e completi i lavori di sistemazione dell’edificio dell’ex discoteca. Il Comune ha deciso di limitare il proprio intervento al rustico dell’edificio principale per consentire al futuro gestore di individuare le soluzioni tecniche migliori necessarie a riportare in vita la struttura: l’imprenditore, sulla base delle proprie analisi, potrà aprire un bar ristorante, ristorante pizzeria, ma anche un lounge bar o un disco bar: abbiamo deciso di concedere al privato ampia libertà di manovra e, quindi, di limitare i lavori pubblici alla sistemazione, come dicevo prima, al rustico».
Il complesso delle piscine all’aperto, invece, dovrà essere interamente “ricostruito” dall’imprenditore: anche in questo caso, ci sarà ampia libertà di manovra, ad eccezione dell’obbligo di realizzare, in ogni caso, una piscina 25 x 12,5 (delle stesse dimensioni di una delle due oggi presenti) da destinare al nuoto. Potrà, quindi, essere realizzata un’altra piscina ludica, per i bambini, oppure altre due piscine, più piccole, di cui una termale.
«Da troppi anni Luino aspetta le piscine all’aperto: verrà premiata la proposta in grado di soddisfare le esigenze di vaste fasce di utenza e che sappia anche valorizzare l’area dal punto di vista estetico e architettonico»
In ultimo, la gara. «Innanzitutto guardiamo all’aspetto più importante, la scelta del gestore: la durata della concessione sarà al massimo di 20 anni, con premialità per le offerte di minor durata; il canone richiesto sarà molto basso, al fine di stimolare investimenti in grado di valorizzare il complesso. Infine, il termine per presentare le offerte sarà il 7 gennaio», conclude Enrico Bianchi.
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