Dalla storia al futuro: ecco come cambierà il palazzetto dello sport di Varese

Presentato il progetto di qualificazione che permetterà di completare la "galleria ovest" con museo, ristorante e uffici. Politica bipartisan e Pallacanestro Varese alleate per una struttura aperta a tutta la città

A distanza di trent’anni, finalmente, l’assurdità del palasport di Varese è destinata a essere spazzata via e rimpiazzata nel migliore dei modi. Il progetto di riqualificazione di quella che ora si chiama Enerxenia Arena ma che i puristi continuano a identificare come “Lino Oldrini” (dal nome del sindaco che volle quest’opera) sanerà in modo definitivo una delle ferite ancora aperte della tangentopoli cittadina. Quel “secondo anello” aperto solo per metà, perché a quel tempo – i primi anni Novanta – finirono soldi e spinta propositiva, lasciando in dote una struttura storica ma incompleta.

Proprio quel secondo anello – o “Galleria Ovest” per dirla con le denominazioni ufficiali – sarà il fulcro del rinnovamento del palazzetto di Masnago. Il corposo finanziamento da 2 milioni di euro garantito da Regione Lombardia e l’approvazione del progetto da parte del Coni permettono di dare il via ufficialmente quest’oggi all’iter che cambierà volto al “tempio del basket”. Ne hanno parlato, nel corso della presentazione, i rappresentanti di Pallacanestro Varese (il presidente Marco Vittorelli e l’ad Luis Scola) e quelli della politica, ovvero il sottosegretario allo sport del Pirellone, Antonio Rossi, e il neoassessore Stefano Malerba. Affiancati da Elena Brusa Pasqué, l’architetto che ha firmato il progetto e che – in un certo senso – lo ha ereditato dal padre Sergio, progettista dell’impianto inaugurato nel 1964 ma anche tra i fondatori e i primi giocatori del club biancorosso. Progetto palazzetto Masnago ristrutturazione

IL PROGETTO

L’ammodernamento prevede che la galleria ovest ospiti il Museo del basket lombardo (il primo lotto dei lavori), una zona ristorante e bar che avrà sia una visuale verso l’esterno (con tramonto e montagne sullo sfondo) sia una vetrata con vista sull’arena di gioco e quindi su partite e allenamenti. Ancora, sono previsti gli spazi per gli uffici di Pallacanestro Varese oggi posizionati nel corridoio dove si trovano anche gli spogliatoi. Infine cambierà volto la parte esterna (quella verso via Stadio, per intenderci) perché le attuali scale lasceranno posto a nuove rampe e ascensori e saranno ricavati alcuni terrazzi utilizzabili sia dal ristorante sia per eventi all’aperto.

«Il palazzetto rinnovato rispetterà anche tutte le più moderne norme a livello antisismico e di sicurezza – spiega Brusa Pasquè – e diventerà l’unico edificio di Varese utilizzabile in caso di forti calamità naturali come i terremoti». Una aggiunta che rappresenta bene quel che dovrà essere la “nuova Enerxenia Arena”, ovvero un luogo di sport disponibile però per l’intera città, anche considerando la presenza in zona di diverse scuole. «Il progetto dà uno sguardo nuovo e diverso: un tempo i palazzetti erano pensati per la loro capienza, oggi c’è molta più attenzione alla qualità: la nuova struttura offrirà miglioramenti a livello di servizi, accessibilità e visibilità» conclude Brusa Pasquè. La capienza, comunque, crescerà di circa 500 posti, quelli posizionati al di sopra della Curva Nord, così da poter ospitare all’incirca 5.600 spettatori per le partite di basket.

Progetto palazzetto Masnago ristrutturazione
da sinistra: Elena Brusa Pasquè, Antonio Rossi, Stefano Malerba, Marco Vittorelli e Luis Scola

I LOTTI E I TEMPI

L’intenzione è che i lavori comincino al termine del campionato in corso anche se durante l’intervento l’arena sportiva interna potrà essere utilizzata senza problemi di sorta. «Il progetto deve essere reso esecutivo dal Comune – spiega il presidente biancorosso Marco Vittorelli – e poi serve il tempo tecnico per la gara d’appalto. Dopo di che si potrà partire: noi saremo vigili rispetto ai tempi di Palazzo Estense che è anche il proprietario della struttura». Tra Pallacanestro Varese e gli attori politici però, su questo progetto, l’intesa sembra solida come lo è stata in fase preliminare quando il centrodestra regionale e il centrosinistra cittadino si sono “parlati” con la partecipazione attiva della società e delle sue componenti (dal “Basket Siamo Noi” che per primo rilanciò gli studi dell’ingegner Aceti, di Brusa Pasqué e del Gruppo Trenta, fino a “Orgoglio Varese” che ha sovvenzionato la stesura del progetto da presentare in Regione).

I lavori saranno suddivisi in sette lotti, studiati però per avere la possibilità di susseguirsi: il primo – con la tranche regionale iniziale da 600mila euro) riguarderà la parte del museo del basket e quella strutturale, poi seguiranno le altre tra le quali ce n’è una – l’ultima – legata all’acustica. Come detto, Regione Lombardia ha stanziato due milioni di euro in quattro parti mentre il Comune ha già vinto un bando per il rifacimento di tutti i serramenti della parte opposta, la Galleria Est. Palazzo Estense si sta muovendo per ottenere ulteriori finanziamenti (da giocare anche la “carta” del PNRR) perché la speranza è che tutti i lavori possano proseguire uno dopo l’altro. Anche perché, di un palazzetto incompleto come oggi, francamente non se ne può più.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Novembre 2021
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