Fingeva di somministrare il vaccino anticovid: denunciata dottoressa dell’hub di Lurate Caccivio
Il personale presente ha segnalato l'attività vaccinale del medico che si era proposta di seguire solo un gruppo di suoi pazienti arrivati da diverse zone della Lombardia
Fingeva di fare il vaccino invece la dose, già infialata, veniva buttata nel cotone idrofilo. Il paziente, però, risultava vaccinato come se tutto fosse stato fatto secondo il protocollo.
È l’accusa che viene mossa a una dottoressa denunciata alla Procura della Repubblica. Il fatto è accaduto all’hub vaccinale di Lurate Caccivio, gestito dalla cooperativa di medici di base Medici Insubria.
La dottoressa, che non fa parte della cooperativa, si era presentata chiedendo la possibilità di vaccinare suoi pazienti fragili con cui aveva un particolare rapporto di fiducia. Dopo aver ottenuto il nullaosta da Ats Insubria e le credenziali, il medico si è presentato con la lista delle persone da vaccinare, residenti in diverse parti della Lombardia.
Questo pomeriggio, il medico si è presentato per effettuare le seconde dosi. Il suo atteggiamento, però, ha insospettito il personale presente. Così, dopo averla osservata e aver verificato il comportamento scorretto, sono stati chiamati i carabinieri. In attesa dell’arrivo dei militari, il presidente della cooperativa, il dottor Clerici ha allontanato la donna continuando l’attività al suo posto. Compreso l’avvicendamento, però, i prenotati in attesa si sono dileguati.
La dottoressa è stata denunciata alla Procura della Repubblica. Le indagini dovranno accertare cosa sia effettivamente accaduto, se ci sia stato un disegno criminale nella gestione della vaccinazioni e quante persone siano coinvolte in questa attività.
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Inconcepibile! In pratica, da come si deduce dall’articolo, la dottoressa era d’accordo con pazienti no-vax e, fingendo di vaccinarli, permetteva loro di ottenere fraudolentemente il green pass. Speriamo che l’Ordine dei Medici prenda provvedimenti adeguati sulla dottoressa e che i finti vaccinati deferiti alla giustizia insieme alla “vaccinatrice”.