La Tana nel bosco: da campo estivo a spazio di educazione permanente in natura
Accanto all'Oasi della Boza è nato un asilo nel bosco dove l'outdoor education si integra alla pedagogia Montessoriana, Steineriana e Reggiana che ispira la Tana dei curiosi
La nuova avventura dell’associazione La tana dei Curiosi è partita a fine settembre in un’ampia area verde, anzi di bosco, recintato, a due passi dall’Oasi faunistica della Boza, a Cassano Magnago. È qui che negli ultimi anni si è svolto un campo estivo ispirato all’educazione in natura (e vincitore del premio Bambini e natura 2019) da cui è nata La Tana nel Bosco, un nuovo spazio di educazione permanente in natura.
Un sogno che si realizza per le fondatrici dell’associazione, Claudia Rabolli e Luisa Fumagalli, e anche per le famiglie di una decina di bambini che hanno aderito al progetto in alternativa all’asilo.
Sì perché prima di partire La Tana dei curiosi ha inviato ai genitori con i bimbi iscritti al campo estivo e all’associazione un questionario per chiedere di condividere idee e pensieri su come costruire una proposta educativa permanente nel bosco.
Ne è emersa la disponibilità di molti genitori a partecipare, mettersi in gioco, ognuno con le proprie competenze a un progetto di outdoor education permanente, dentro e fuori dal bosco con almeno un’uscita a settimana «per scoprire la diversità, i paesaggi, per imparare a stare e a camminare nel mondo e per insegnare al mondo a stare con i bambini», spiegano Luisa e Claudia.
Si tratta di un’alternativa esperienziale in natura alla scuola dell’infanzia «basata su un approccio integrato tra pedagogia Montessoriana, Steineriana e Reggiana, come già attuato nello spazio ludico ricreativo di Gazzada della Tana dei Curiosi negli anni scorsi», aggiungono. Il che si traduce nella presenza di ateliers permanenti e tante attività ispirate alla pedagogia del bosco per i bambini dai 2 ai 6 anni, con apertura quotidiana dalle 8.30 alle 14 e diverse possibilità di frequenza.
I bambini sono accolti in una comoda tana, un rifugio coperto che è museo delle scoperte e ambiente di approfondimento che ospita materiali destrutturati e gioco simbolico, spazio laboratori (manipolazione, pittura, falegnameria, tavolo luminoso e molto altro). Tutto intorno un ambiente naturale fatto di alberi e prato, dove crescere e imparare raccogliendo, esplorando e sperimentando i materiali naturali che il bosco ci regala.
«Vogliamo che la Tana nel Bosco sia un luogo di incontro dove i bambini possano essere costruttori attivi di conoscenze, guidati dai propri interessi alimentati e supportati dalle operatrici attraverso proposte attive e esperienziali – spiegano le fondatrici della Tana dei curiosi – L’incontro è tra pari, ma anche tra adulti e bambini e tra adulti e famiglie».
Il ruolo dell’adulto è di partecipazione attenta, attiva ma non invasiva. L’adulto costruisce l’ambiente per i piccoli e li lascia liberi di esplorare e fare esperienza e rilancia quell’esperienza per costruire competenze sempre più affinate.
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