Olgiate Olona, Castellanza e Marnate contro Alfa: “Esclusi dal convegno sui miasmi”
Si apre uno scontro tra i tre comuni e Alfa per il mancato invito al convegno che ha fatto il punto sulle ricerche delle cause dei miasmi attorno al depuratore
Non l’hanno presa affatto bene le amministrazioni di Olgiate Olona, Castellanza e Marnate per il mancato invito al convegno sulla ricerca delle cause dei miasmi che da anni infestano un tratto comune di territorio attorno al depuratore di Alfa e all’impianto di trattamento delle acque di una ditta che si trova a poca distanza.
In particolare Alfa sta conducendo, grazie ad un incarico affidato ad un team di ricercatori del Politecnico di Milano, uno studio approfondito sulle acque reflue che arrivano all’impianto di via Isonzo, escludendo che le puzze si creino all’interno dell’impianto stesso.
Un mancato invito che ha fatto infuriare i tre sindaci i quali hanno voluto stigmatizzare il comportamento tenuto dalla società che gestisce la rete idrica del Varesotto :«I comuni sono stanchi di fare il capro espiatorio! Come amministratori noi ascoltiamo ogni giorno le rimostranze dei cittadini, che giustamente lamentano la condizione di estremo disagio a causa degli odori molesti persistenti e da tempo cerchiamo una soluzione a questo problema. Oggi, grazie alla stampa, veniamo a conoscenza di un incontro svolto (a Gallarate!) ieri mattina da Alfa (nostro gestore delle acque) dove si espongono i problemi delle puzze in valle Olona senza la presenza dei comuni interessati. Senza gli amministratori comunali non si possono risolvere questi problemi e si estromettono di fatto i titolati eletti dai cittadini!»
E proseguono: «Noi sindaci abbiamo preso provvedimenti che vanno anche oltre le nostre responsabilità: abbiamo fatto denuncia penale contro ignoti perché questo problema sembra non abbia causa alcuna (anche se probabilmente qualcuno potrebbe dare delle risposte). Abbiamo chiesto ad ATS più volte di verificare se gli odori emessi siano tossici o pericolosi per la salute dei cittadini e non ci è pervenuta alcuna risposta. Abbiamo promosso le indagini olfattive coinvolgendo la cittadinanza a rilevare e segnalare gli odori. Abbiamo messo a disposizione delle operazioni rilevatori qualificati delle nostre Polizie Locali. Abbiamo continuato a riferire ai nostri concittadini i passi della ricerca affidata al Politecnico, abbiamo chiamato noi il Politecnico, pur non essendo obbligati, lo abbiamo fatto» – aggiunge rivendicando la scelta di far intervenire il non plus ultra della ricerca sul tema.
Proprio oggi, venerdì, gli amministratori ne hanno parlato con Riccardo Del Torchio (Presidente ATO, proprietaria dei depuratori e delle fognature che rilascia autorizzazioni ambientali e scarichi in deroga): «Con lui ci siamo indignati e rammaricati dell’atteggiamento di Alfa, sua società controllata: quest’ultima chiama a riunire un tavolo tecnico per esporre dati pubblicamente (che tra l’altro non chiariscono nulla delle cause), senza invitare la parte politica a quel tavolo? Parte politica che sicuramente conosce la lunga storia di questi disagi negli anni. Fino a prova contraria questa è ancora una democrazia e il cittadino va rispettato» – aggiunge ancora l’assessore olgiatese.
Concludono tornando sul doppio ruolo rivestito nella vicenda che fa aumentare l’amarezza per la mancata convocazione: «Noi amministratori siamo colpiti doppiamente dal problema, sia come cittadini, che subiscono gli odori molesti, sia come amministratori che non sono riusciti, fino ad ora, a dare risposte concrete e definitive ai cittadini. Una cosa è certa: combatteremo fino all’ultimo per arrivare ad una soluzione perché è nostro compito farlo. Quello che è successo ieri mattina (essere esclusi dal convegno) non solo è stato molto grave perché Alfa è una nostra società partecipata, ma potrebbe creare un precedente, estromettendo così dalle decisioni e dalle verifiche i comuni, quindi i cittadini, proprio coloro che subiscono in ultimo, le possibili conseguenze. Chiederemo a breve un’assemblea pubblica con la presenza di Alfa, Arpa e di tutti i soggetti interessati perchè si dica tutto il percorso fatto fino a questo punto».
Da Alfa e in particolare dal suo presidente la risposta è stata un laconico “no comment” nei confronti delle critiche da parte dei tre sindaci. Segno inequivocabile di un rapporto che si è interrotto dopo che, nella prima fase, comuni e società gestore delle acque avevano collaborato con il progetto delle sentinelle. Da chiarire fino in fondo il perchè di questo disallineamento.
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