L’appello di Farioli al sindaco Antonelli: “Busto Arsizio ostaggio dei no Green Pass”
L'ex-sindaco, oggi consigliere di minoranza, chiede al sindaco e agli assessori competenti di porre un freno alle settimanali manifestazioni in centro «che danneggiano la maggioranza silenziosa»
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Gigi Farioli veste già i panni del consigliere comunale di opposizione, prima ancora dell’ufficializzazione nel primo consiglio comunale del 9 novembre prossimo. Vesti insolite per chi è stato due volte sindaco e poi assessore di maggioranza nell’ultima consigliatura. Lo fa per porre un problema del quale in tutte queste settimane non era stato toccato da nessuno e cioè le puntuali e settimanali iniziativa contro il green pass che si svolgono in città.
«Correttamente la Segreteria Generale ha recentemente ricordato che i consiglieri potranno godere delle loro prerogative d’iniziativa solo a far data della convalida – scrive Farioli che però prosegue -. Utilizzo quindi il semplice mezzo di una comunicazione per sottolineare e, possibilmente condividere, una preoccupazione che sta interessando, oltre il sottoscritto, molti concittadini (commercianti, esercenti e non) che ormai da quindici settimane consecutive e per di più il sabato dalle 17 alle 19 sopportano l’occupazione del centro cittadino e di alcune vie dalle reiterate e, a mio avviso, sconsiderate azioni di protesta, spesso non prive di atti vandalici, del cosiddetto popolo no vax».
«Per fortuna Busto Arsizio non è Milano – ammette Farioli – e nemmeno Trieste e neanche Novara». Gli atti al di fuori della normale convivenza civile, va sottolineato, sono limitati ad alcune scritte sui muri che, però, il sindaco Antonelli non ha mai condannato pubblicamente.
Farioli, però, va oltre e prova ad interpretare il sentimento della maggioranza silenziosa «che ha sempre rispettato e rispetta norme e comportamenti a tutela della libertà propria e di quella altrui, cominci a non poterne più ed esiga, soprattutto alla luce delle degenerazioni anche ideologiche ed aberranti dei protestatari, di poter esprimere la propria netta contrarietà al perpetuarsi di tali atteggiamenti».
Secondo il consigliere dei Civici popolari e liberali «essi di fatto espropriano i cittadini della loro libertà di muoversi in sicurezza nelle vie del centro. Quante le persone che avvicinandosi alle piazze, nel notare lo schieramento di decine d’auto delle forze dell’ordine e di poliziotti in tenuta anti-sommossa desistono dal loro proposito con ciò privandosi del legittimo desiderio di passeggiare, andare a messa , incontrarsi e condividere luoghi di incontro dopo per di più essersi privati nel lockdown di tale libertà!? Così come ciò non può che costituire danno potenziale ed attuale per gli esercizi pubblici, i commercianti e gli artigiani che più di altri hanno pagato le conseguenze di una pandemia che, come provato in questi giorni dai focolai, sono messe proprio a repentaglio dagli sconsiderati atteggiamenti di lor signori?».
Il consigliere ricorda che si sta avvicinando un periodo particolare dell’anno sul quale i commercianti puntano molto, anche per uscire più rapidamente dalle secche causate dalle chiusure forzate degli ultimi due anni: «Stiamo ormai, come testimoniano i lavori di installazione delle luminarie (con ingente investimento di denaro pubblico), avvicinandoci alla festività natalizie. So, perché conosco con quale determinazione e impegno economico ma non solo, l’Amministrazione cerchi di porre in essere iniziative per facilitare una vitalità al centro cittadino che possa, insieme con la libera e gradevole fruizione degli spazi, favorire una ripresa sociale, civile ed anche economica».
Farioli si augura ed auspica quindi che «il sindaco, grazie anche alla collaborazione degli ottimi assessori Maffioli e Loschiavo, con il pieno e fattivo coinvolgimento del Duc (ancora guidato da Matteo Sabba, non propriamente un fautore del green pass, ndr) e delle associazioni di categoria, ponga da subito in essere con Questore e Prefetto azioni certamente col Tavolo della Sicurezza, ma anche con precise ed inequivoche prese di distanza da quella pericolosa miscellanea politico culturale dei promotori che (Novara docet) manifestano, insieme con colpevole irresponsabilità, anche aberranti collegamenti coi peggiori retaggi delle ideologie del secolo breve».
Il consigliere, a questo punto, passa all’aspetto politico della questione e alla contiguità di alcuni settori della maggioranza verso chi protesta: «A questo proposito preferisco sorvolare su imbarazzanti commenti apparsi sui social in questi giorni anche di candidati nelle liste di maggioranza. Sono certo che Lei Sindaco, i Suoi assessori e la maggioranza tutta ne sono totalmente estranei e lo dimostrerete con parole, fatti ed azioni conseguenti»
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