In mostra a Palazzo Cicogna di Busto Arsizio le opere di Giovanna Giachetti
L'artista milanese presenta una serie di opere che mixano materiali diversi dalla plastica al cotone, fino alla lamiera e il polietilene con tinte sgargianti che riproducono la natura
Palazzo Cicogna a Busto Arsizio ospita la mostra “Giovanna Giachetti. Se Questo Vale”, personale dell’artista Giovanna Giachetti a cura di Marta Orsola Sironi. Si tratta di una nuova mostra della rassegna “Uno spazio per l’arte” che sarà inaugurata sabato 6 novembre alle 18 e resterà allestita nelle sale del palazzo fino al 5 dicembre.
In occasione del finissage di domenica 5 dicembre sarà presentato il libro monografico “Giovanna Giachetti, 2020 from 2015” edito da Nomos Edizioni, con testi di Martina Corgnati, Maria Fratelli, Elisabetta Longari e Marta Orsola Sironi.
Le sale di Palazzo Marliani Cicogna si animeranno dei riflessi degli arazzi di cotone su teli di plastica nera, le cui tinte sgargianti riflettono il calore del fuoco, lo scorrere impetuoso delle acque, la cupa sorgente della magia che ha dato vita al mondo. Saranno popolate, inoltre, da figure in lamiera, arcaiche eppure dall’aspetto familiare, che accompagneranno il visitatore, lo guideranno tra cascate e boschi sacri, lo interpelleranno con i loro sguardi di puro colore.
Giovanna Giachetti è un’artista visiva attiva tra Milano e il Canavese. Nata a La-Chaux des Fonds nel 1964, cresce in Nigeria e si diploma in scultura all’Accademia Albertina di Belle Arti a Torino. Dal 2015 sperimenta la tecnica della lamiera battuta e dipinta, cui negli ultimi anni si aggiunge il lavoro tessile su piattina di polietilene stabilizzata. Sia il metallo di scarto sia i teli di plastica, materiali apparentemente brutti e poveri, si trasformano tra le sue mani in opere d’arte, allargando lo sguardo dello spettatore verso nuovi aspetti prima sconosciuti o trascurati della realtà. Tra le sue mostre più recenti si ricordano “Giovanna Giachetti – Lo sguardo di Cassandra” alla Fondazione Mastroianni di Arpino (2019), “Quinto punto cardinale” presso la Fondazione Horcynus Orca di Messina (2019) e la personale “Giovanna Giachetti – Acqua Fuoco Plastica Metalli” a Museo Studio Francesco Messina di Milano (2020).
Marta Orsola Sironi è curatrice e critica d’arte di base a Milano. La sua ricerca curatoriale parte dai temi del dispositivo processuale e partecipativo di matrice foucaultiana, estesa ad una riflessione sulla trasmigrazione delle forme nella cultura contemporanea e sulla questione dell’identità. Il suo approccio alla curatela parte da un serrato dialogo con l’altro e dall’idea di “prendersi cura”, di ascolto come pratica attiva di accoglimento e attenzione alla sensibilità dell’artista. È una dei fondatori di co_atto, project space situato nella stazione ferroviaria di Milano Porta Garibaldi: 18 vetrine e una fanzine dedicate a ricerche transdisciplinari all’incrocio tra arte, design, architettura ed editoria. Insieme a Matteo De Nando ha aperto Knot Agency, agenzia di logistica per il contemporaneo. Collabora con LOOM Gallery e scrive come freelance contributing editor per varie riviste. Si è laureata presso l’Accademia di Belle Arti di Brera come storica dell’arte e archivista con Martina Corgnati e Maria Fratelli.
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