“Il muro di Carne” riapre lo spazio espositivo del liceo artistico Frattini a Varese

Si chiama Clip ed è una piccola galleria di 4x3,5 metri, spazio espositivo di una vetrina collocata all’ingresso del liceo. Si inizia con l'opera pittorica di Constantin Migliorini

Generica 2020

Un piccolo, ma molto prezioso, spazio espositivo ospitato al Liceo Artistico “A.Frattini” finalmente riaperto dopo la pandemia.

Si chiama Clip ed è una piccola galleria di 4×3,5 metri, spazio espositivo di una vetrina collocata all’ingresso del liceo artisti Frattini.

È uno spazio minimo e concentrato dedicato a piccole mostre, anche di un’opera sola, a progetti particolari site-specific sviluppati dagli artisti, con l’intento di portare l’arte a stretto contatto con gli studenti e le classi.  Per rendere i ragazzi partecipi al senso dell’arte e alle ricerche contemporanee ma anche al sentimento di comunità della scuola, e per promuovere la condivisione dei saperi e sollecitare la partecipazione e la curiosità, e così le attività pratiche e laboratoriali.

Per quest’anno in Clip saranno presentati i lavori di artisti-docenti che per due mesi presenteranno alla comunità della scuola un’opera in “vetrina”.  Si inizia con l’opera pittorica di Constantin MiglioriniIl muro di carne“, opera del 2012, pensata come ad un dialogo tra la memoria personale e la storia dell’arte.

Si affacciano in questo caso le opere del “genere” che hanno scritto la storia della pittura come quelle di Carracci o di Rembrandt, o ancora Goya e Soutine. Ma ancora si ricorda l’opera di Francis Bacon: riferimenti filtrati da Migliorini secondo una operatività tutta contemporanea.  La sua “carne” è quella del passaggio dalla vita alla morte, dal pascolo al supermercato. Propone un dipinto in cui la la materia pittorica è lavorata con forza, anche con del materiale, dei fili di corda aggiunti alla pittura, che si innervano sulla superficie come segni direzionali che vanno ad irrobustire i tracciati e le linee di forza della composizione, indizi visivi di forze espressive.

In un trompe d’oeil molto ispirato si ritrova il sangue della carne e tutto ala tensione espressiva del tema.

A seguire, il progetto prevede la presentazione di sculture e altri dipinti di Silvia Bottazzini, Claudia Canavesi e altri, dal mese di Novembre alla fine dell’anno scolastico.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Novembre 2021
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