I no Green Pass di Busto Arsizio contro Farioli: “Attacca noi perchè è in cerca di notorietà”

Il gruppo che organizza le manifestazioni che da 4 mesi si svolgono in centro replica alle parole del consigliere comunale Gigi Farioli: "Non danneggiamo nessuno. Siamo solo per la libertà"

manifestazione green pass busto arsizio

L’Assemblea popolare di Busto Arsizio, che da ormai 4 mesi organizza ogni sabato manifestazioni in centro contro l’uso del green pass in particolare sui luoghi di lavoro, risponde al consigliere comunale del gruppo Popolo, libertà e riforme Gigi Farioli che in questi giorni ha sollevato il problema dei danni che queste iniziative starebbero arrecando al commercio cittadino.

L’appello di Farioli al sindaco Antonelli: “Busto Arsizio ostaggio dei no Green Pass”

«Il signor Gigi Farioli, ex sindaco di Busto, dopo aver sfidato i suoi ex alleati con risultati disastrosi (16% sul 45% dei votanti), cerca di tornare alla ribalta con accuse infamanti nei confronti di chi lotta, lavora e paga per un provvedimento unico in Europa, il Green Pass per vivere» – scrivono gli organizzatori.

Gli organizzatori dicono di non voler sindacare sui vaccini contro il covid19, «ma vogliamo essere liberi di esprimere dubbi e liberi di scegliere se inocularci o meno questo vaccino sperimentale».

Gli organizzatori smentiscono la teoria del centro cittadino ostaggio dei manifestanti: «Farioli lamenta che da 15 settimane il centro è ostaggio dei manifestanti che “mettono paura” ai passanti e “compromettono” l’economia dei commercianti. Vorremmo ricordare che in queste settimane non ci sono mai stati problemi; i passanti hanno assistito a volte stupiti, a volte contrariati, a volte solidali ma sempre comunque con la massima tranquillità».

Assemblea Popolare ricorda alcune delle iniziative promosse in queste settimane: «Vorremmo anche ricordare che oltre ai cortei ci sono stati microfoni aperti in piazza con centinaia di cittadini che hanno assistito a conferenze con il dott. Marco Cosentino (docente di farmacologia presso la scuola di Medicina dell’Università dell’Insubria), con la dott.ssa Cosetta Greco di IppocrateOrg che ha parlato delle cure domiciliari precoci, un’altra ancora con lavoratori, studenti, liberi professionisti, imprenditori che hanno spiegato come vivono questo momento, un picnic in piazza s.Giovanni contro il divieto di accedere a ristoranti e luoghi di svago, il 15 ottobre si sono svolti flashmob, proteste, iniziative teatrali in diversi luoghi della città contro l’obbligo del greenpass nei luoghi di lavoro e dopo lo sgombero violento dei portuali di Trieste si è svolto un “sit in di protesta di solidarietà».

Il gruppo, che sottolinea di non essere nè no vax, nè negazionista ma solo per la libertà conclude: «Signor Farioli se è in cerca di notorietà pensi che i cittadini di Busto se la ricordano per il “palaghiaccio”: monumento al nulla sul Sempione realizzato con la Provincia… I problemi di Busto (e non solo di Busto) sono la situazione disastrosa dell’ospedale, l’ospedale unico e l’Accam, inceneritore vetusto che importera’ rifiuti da tutta Italia e continuerà a inquinare la città. Da parte nostra ribadiamo la volontà di continuare a lottare contro un provvedimento liberticida e discriminante che divide la popolazione in cittadini di serie A e B, costringendo le persone a pagare per poter lavorare».

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Novembre 2021
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