Pareggio a reti bianche tra Pro Patria e Seregno
Sotto gli occhi del neopresidente Citarella i tigrotti non vanno oltre lo 0 a 0. Come da copione una partita con tanti falli e cartellini: il Seregno finisce in 10 ma la Pro Patria non approfitta
Inizia con uno 0 a 0 e pochissime emozioni la nuova era della Pro Patria sotto il segno della cordata napoletana Sgai. Nei 90 minuti validi per la quindicesima di campionato né i tigrotti di Busto Arsizio né gli spartani del Seregno sono riusciti infatti a trovare la rete anche a causa del ritmo partita continuamente spezzettato dal direttore di gara Pascarella che si è visto costretto ad estrarre ben 8 cartellini, di cui un rosso diretto ad Aga per una qualche parolina di troppo nei minuti finali del match.
Sotto lo sguardo del neopresidente Citarella, affiancato da Patrizia Testa, la Pro Patria non riesce dunque ad approfittare della superiorità numerica, andando a sbattere contro il muro dei brianzoli. Il pareggio ad ogni modo ferma la striscia negativa di due sconfitte per i bustocchi che in classifica salgono a 15 punti.
PRIMO TEMPO
Si sapeva che contro gli Spartani del Seregno quella di oggi sarebbe stata una battaglia più che una partita, ma forse i 22 in campo oggi hanno preso troppo alla lettera questa indicazione. Sia Prina (privato di Pizzul e Saporetti) che Mariani schierano le proprie squadre con uno speculare 352, motivo per cui il pallone si muove e soprattutto si perde spesso e volentieri sulla linea di metacampo, dove il gioco viene interrotto praticamente ad ogni azione da Pascarella. Il numero di falli tra le due compagini lombarde è elevatissimo e già nella prima frazione di gara dagli spalti il pubblico (oggi 500 tondi tondi gli spettatori allo Speroni) iniziano i mugugni verso l’arbitro perché di gioco se ne vede poco.
Ad eccezione di un gol in fuorigioco fischiato al Seregno – Invernizzi avanti di almeno un metro rispetto alla difesa aveva trovato al volo un bellissimo diagonale su scodellata da fuori area di St.Clair – le azioni in cui i due portieri Caprile e Fumagalli vengono chiamati in causa si contano rasentano lo zero. L’unico brivido per la Pro Patria è a 20 secondi dalla fine dei 45’ quando Borghese con una frustata potente non trova lo specchio della porta. La Pro Patria non rischia praticamente nulla (e la solidità difensiva ritrovata dopo cinque partite senza cleansheet è un dato positivo) ma ha davvero grosse difficoltà a trovare i suoi attaccanti: è vero che oggi in fascia mancava un giocatore chiave come Pierozzi, e che Colombo è sicuramente una pedina più difensiva, ma Stanzani, schierato dietro Parker, non è stato quasi mai messo nelle condizioni di ricevere un pallone interessante davanti alla porta.
SECONDO TEMPO
La ripresa dà l’illusione di essere più vivace grazie a Molinari che al 51’ regala la prima azione offensiva dei tigrotti da calcio d’angolo con un colpo di testa un po’ troppo sbilenco per trovare il gol. Tre minuti dopo continua (e finisce) il “forcing” dei tigrotti: Colombo dalla fascia destra mette in area un traversone potente intercettato da Solcia, sulla ribattuta il difensore del Seregno serve involontariamente Brignoli tutto solo a pochi metri della porta, il suo tiro a botta sicura viene murato all’ultimo da un intervento salvifico di Borghese. La doppia occasione accende l’agonismo ma ferma ancora una volta il gioco. Nessuno vuol rischiare di andare in svantaggio in una partita bloccata, così Pro Patria e Seregno patteggiano e optano per un calcio prudente, senza arrembaggi temerari come quello visto due settimane fa dai biancoblu contro il Fiorenzuola (oggi sconfitto dalla JuventusU23) costata la beffa rimediata all’ultima azione di gioco.
A nulla servono i cambi, che, fatta eccezione per l’ingresso di Castelli da una parte e Jimenez dall’altra, rispecchiano l’atteggiamento contenitivo dei due mister: Pizzul e Ghioldi e Fietta entrano infatti non tanto per mordere gli avversari quando per mantenere il neutro equilibrio, con il centrocampista che sull’ultima azione di gioco sbaglia i tempi e non permette alla Pro di sfruttare i 60 secondi in superiorità numerica che il Seregno, abbonato al rosso settimanale, ha voluto regalare anche oggi: a 80 secondi dal triplice fischio Aga spiffera qualche parola di troppo e Pascarella gli mostra il cartellino dal colore più scuro.
AURORA PRO PATRIA 1919 – U.S. 1913 SEREGNO 0 – 0 (0 – 0)
U.S. 1913 SEREGNO (4-4-2): 1 Fumagalli; 23 St Clair (33′ s.t. 14 Aga), 30 Gemignani, 55 Borghese, 15 Solcia; 17 Vitale, 4 Mandorlini (12′ s.t. 20 Jimenez), 33 Invernizzi, 3 Zoia; 10 Cocco (39′ s.t. 11 Cortesi), 9 Cernigoi.
A disposizione: 12 Lupu, 13 Rossi, 16 Marino, 18 Raggio Garibaldi, 27 Ronci, 28 Alaba, 29 Scognamiglio, 70 Finetti, 73 Marino. All. Mariani.
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 5 Molinari, 13 Boffelli, 6 Sportelli; 21 Colombo, 10 Nicco (43′ s.t. 16 Fietta) , 14 Bertoni, 8 Brignoli (20′ s.t. 15 Pizzul), 3 Galli (42′ s.t. 23 Ghioldi); 7 Stanzani (15′ s.t. 30 Castelli), 9 Parker.
A disposizione: 12 Mangano, 2 Vaghi, 18 Banfi, 24 Giardino, 25 Ferri, 26 Zeroli. All. Prina.
ARBITRO: Mattia Pascarella di Nocera Inferiore (Mattia Massimino della Sezione di Cuneo e Mirco Carpi Melchiorre della Sezione di Orvieto. Quarto Ufficiale Daniele Perenzoni della Sezione di Rovereto).
Angoli: 2 – 4.
Recupero: 0′ p.t.; 4′ s.t.
Ammoniti: Brignoli, Molinari, Caprile, Castelli, Nicco (PPA); Invernizzi, Vitale (SER).
Espulsi: Aga (SER) al 48′ s.t.
Note: Giornata fredda e nuvolosa. Terreno di gioco in ottime condizioni.
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