Patrizia Testa: “La mia è stata una presidenza di passione, non abbandono la Pro Patria”
Ultimi giorni da presidente per la neoeletta consigliera comunale, settimana prossima il passaggio alla nuova proprietà: “Aiuterò il nuovo gruppo per portare avanti la crescita della società”
«Resterò a fianco della nuova proprietà per trasparenza e chiarezza». A pochi giorni dal passaggio di proprietà, che dovrà essere ufficializzato entro il 25 novembre, Patrizia Testa promette di non lasciare sola la sua Pro Patria l’indomani della consegna di testimone, pur essendo costretta a rimettere la presidenza e cedere le azioni di maggioranza a causa dell’incompatibilità con la carica di consigliera comunale accanto al riconfermato sindaco Emanuele Antonelli in quel di Busto Arsizio.
«Non appartengo a quella schiera di presidenti che il giorno dopo che hanno ceduto la maggioranza o la società si eclissano e abbandonano il campo a chi arriva» sottolinea in una telefonata rilasciata a VareseNews la “lady tigrotta”, che qualche giorno fa sulle note dell’inno della Juventus aveva affidato ai social un messaggio per la Pro Patria, accolto e amore con calore dai tifosi bustocchi : «17/5/2016-17/11/2021… storia di un grande amore! Due date che hanno marchiato il mio cuore e anche la mia vita privata!».
Ed è proprio il grande amore per i colori biancoblu a impedire di recidere completamente il cordone ombelicale (si vocifera di presidenza onoraria fino al termine della stagione) tra la Testa e la sua creatura, con la prima squadra alla vigilia della sfida col Seregno, l’ultima per la Testa da presidente, in crisi di risultati dopo un ottobre da imbattuti: «Non saluto la Pro Patria, resterò sul campo al fianco della nuova proprietà per far sì che innanzitutto possa prendere possesso con estrema serietà di ciò che è stato fatto e delle dinamiche costruite in questi anni. La volontà sarà quella di portare avanti un discorso tecnico-sportivo e una crescita in tutti gli ambiti cercando di superare quelle che sono state delle mie mancanze, che non sono state volontarie. Ero infatti da sola – parla già al passato –. Il nuovo gruppo (la cordata Sgai) si pone per dare un’ulteriore disponibilità alla Pro Patria e aiutarla nella crescita delle strutture, del personale e del settore giovanile, che meriterebbe di essere tutelato come lo è stato la prima squadra in questi anni».
«Come definire i cinque anni di presidenza in una sola parola?» – le chiediamo – «La mia è stata una presidenza di passione, passione pura».
[Articolo aggiornato alle 13:30 di venerdì 19 novembre]
Il Seregno fa visita a una Pro Patria che guarda al passaggio di proprietà
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