Il piano di diritto allo studio di Samarate approda in consiglio comunale
La somma più ingente stanziata al sostegno della disabilità per 60 ragazzi di Samarate
«Abbiamo fatto il massimo», spiega l’assessora all’Istruzione di Samarate, Linda Farinon, mentre illustra il piano di diritto allo studio che si andrà ad approvare nel consiglio comunale di domani, venerdì 5 novembre, dopo il passaggio in commissione avvenuto lo scorso 12 ottobre.
Nella panoramica generale, si notano meno alunni nelle scuole, ma un aumento degli alunni portatori di disabilità; proprio a loro è destinata la fetta più ingente del Piano.
«Abbiamo aspettato fino ad adesso per permettere alle scuole di calcolare i risparmi effettuati l’anno scorso. Con il Piano riusciamo a coprire tutte le loro richiesta», rassicura.
Il piano diritto allo studio 2021-2022 di Samarate
Il piano, nel totale, conta 744mila 444,48 euro; un sensibile aumento se si guarda alla cifra stanziata nel 2020 (686mila 383.81 euro). Nel dettaglio, per quanto riguarda il nido si è deciso di aderire ancora una volta alla formula nidi gratis, «che azzera la retta a 13 famiglie che ne hanno bisogno»; alle scuole materne private hanno stanziato la stessa cifra dell’anno scorso (145mila euro).
La parte centrale del piano riguarda il sostegno alla disabilità: «Ci sono due capitoli: il capitolo dell’appalto che prevede 331mila 250 euro (nel 2020 erano 256mila euro) e quello dei rimborsi di 27mila euro (nel 202o era più alto: 38mila 456 euro)». L’assessora precisa che vengono sostenuti sia i ragazzi di Samarate iscritti alle scuole del territorio, sia quelli che frequentano gli istituti samaratesi. I ragazzi con disabilità sono 60: 11 bambini della scuola dell’infanzia (privata e pubblica), 30 nella primaria e 19 nella secondaria.
21mila euro saranno riservati ai progetti didattico-educativi e ai materiali (dalle lezioni con l’insegnante madrelingua, al progetto teatro, alla psicomotricità alle letture animate). Una cifra più bassa rispetto al 2020 è stata stanziata per i pasti degli educatori: da 7.500 a 6.560 euro, perché «abbiamo un numero più basso di educatori».
Sul pre e post scuola si passa da 30mila a 51mila 500 euro perché «numericamente sono state attivate più classe», specialmente nella scuola dell’infanzia di San Macario.
Il consiglio comunale dei ragazzi
Infine, il consiglio comunale dei ragazzi, bloccato all’inizio della pandemia: «Non lo abbiamo abbandonato – afferma Farinon – vogliamo riavviare i confronti con gli istituti scolastici al termine dell’emergenza sanitaria. Purtroppo fino a quando la sicurezza e la presenza all’interno delle strutture non sarà definitiva avrebbe poco senso; è un progetto importante che, però, con la didattica a distanza perderebbe valore e non sarebbe attuabile».
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