Saletta riservata per i no green pass. A Marchirolo 100 mila euro di multa e chiusi due ristoranti
I carabinieri hanno rilevato gravi violazioni. Multati 16 clienti e disposta la chiusura dei locali per 5 giorni
Venerdì sera i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Luino e della stazione di Marchirolo hanno controllato alcuni ristoranti per verificare il rispetto della normativa vigente in tema di contenimento del Covid-19 e, soprattutto, il possesso della certificazione verde per gli avventori.
Coadiuvati dal nucleo Ispettorato del lavoro e degli ispettori della direzione provinciale, i carabinieri hanno sottoposto a verifica due ristoranti orientali di Marchirolo rilevando una serie di violazioni. In entrambi i casi, venivano fatti accedere dei clienti sprovvisti di certificazione verde in una parte del ristorante allestita e a loro riservata.
Persino uno dei titolari è risultato sprovvisto del green pass mentre 16 sono stati gli avventori multati perché privi della certificazione verde. Sono state inoltre riscontrate altre gravi violazioni, tra cui la presenza di 5 lavoratori in nero, uno di loro addirittura clandestino sul territorio nazionale. In totale sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 100 mila euro e disposta la chiusura dei ristoranti applicando la sospensione temporanea dell’attività per i prossimi 5 giorni. Proseguono invece gli accertamenti per verificare se, tra le persone controllate, vi siano irregolari posizioni in tema di percezione del reddito di cittadinanza.
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Meno male che ci sono questi controlli che spero vengano estesi a molti più ristoranti. Personalmente negli ultimi 10 giorni sono stato in tre ristoranti diversi in Piemonte e in nessuno mi è stato chiesto il green pass. A parte questo rimango in attesa di sapere se i 100mila euro di multe verranno pagati visto che spesso restano solo sulla carta.
Naturalmente i Carabinieri sono imparziali, ma non ho capito perché hanno controllato solo i ristoranti orientali.
Ha ragione Dibi, i tre ristoranti in Piemonte che ho citato sono gestiti da italiani, uno in particolare molto ampio e abbastanza famoso, era oltretutto quasi al completo, penso oltre un centinaio di clienti per il pranzo in un giorno feriale.
Caspita che efficienza e tempestività! Facessero altrettanto con le migliaia di clandestini che arrivano ogni giorno nel nostro Paese! Invece si preferisce “bastonare” i nostri concittadini rei di qualcosa inventato arbitrariamente da questa dittatura incipiente! Complimenti!
Una lode per le forze dell’ordine. Sono tanti i ristoranti orientali sul confine che, frequentati da clientela ticinese che non ha in vigore l’obbligo del passaporto verde, non fanno il controllo all’entrata. Sembra proprio che dopo quanto e’ successo le persone “meno sveglie” facciano fatica a capire.