Sorveglianza scolastica per evitare la quarantena: in vigore le nuove regole dei tamponi a “tempo 0”

Ats Insubria ha diramato le nuove regole per la gestione dei casi positivi. Un sistema che prevede una collaborazione tra autorità sanitarie, scuole e famiglie

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È entrato a regime il nuovo sistema di gestione delle quarantene. La direttiva, inviata la scorsa settimana dal Ministero dell’Istruzione a tutte le direzioni scolastiche, ha imposto una riorganizzazione che ha coinvolto Ats Insubria, le due ASST Sette Laghi e Valle Olona oltre alle scuole. Da ieri, dunque, giovedì 11 novembre è in vigore il nuovo sistema che limite al massimo la quarantena degli studenti per casi positivi.

SORVEGLIANZA ATTIVA

Fino a ieri, si ricorda, un contagio mandava in isolamento tutto il gruppo classe. Con le nuove regole, il caso fa scattare la segnalazione ad Ats Insubria che richiede un tampone immediato per tutto il gruppo classe. La domanda viene inoltrata alle due Asst che fissano gli appuntamenti e inviano gli SMS di invito. Il primo tampone immediato si chiama “T0” e in caso di risultato negativo, lo studente rientra a scuola con il referto. Viene poi richiamato a distanza di 5 giorni per la conferma (T5).  In attesa della prima chiamata per il tampone 0 lo studente deve rimanere a casa. 

Se, nella verifica della classe, emerge un secondo caso, vanno in “DAD” didattica a distanza tutti i ragazzi non vaccinati o che abbiano fatto il Covid più di sei mesi prima. Se i casi fossero più di tre, incede, tutta la classe va in quarantena senza alcuna distinzione. 

STUDENTI VACCINATI E NON VACCINATI

 Alla primaria l’isolamento scatta dal secondo caso positivo mentre tra gli studenti sopra i 12 anni subentra anche la variabile dei vaccinati: chi ha ricevuto doppia dose potrà continuare a frequentare in presenza almeno se non si evidenzia il terzo caso che emerge nella sorveglianza attiva. Se la situazione epidemiologica viene confermata anche dal secondo tampone di sorveglianza, quello a distanza di 5 giorni, le lezioni proseguono normalmente per chi è nella condizione di poter frequentare (Non il caso positivo e non i non vaccinati). Se dall’indagine dovesse emergere un terzo caso nel gruppo classe, tutti dovranno andare in DAD. 

RIASSUMENDO

Caso 1 –  DaD individuale con un solo caso di Covid in classe che porta all’isolamento del ragazzo positivo, rispetto al quale resta confermata l’attività di tracciamento dei contatti. Il resto della classe continua a svolgere le lezioni in presenza.

Caso 2 –  DaD per pochi. Se nella classe si riscontrassero due positivi, vanno in quarantena (e quindi in DaD) solo i non vaccinati, mentre restano in classe gli altri.

Caso 3 – DaD per tutti. Se in classe ci dovessero essere tre positivi, allora tutto il gruppo classe è obbligato alla quarantena e dunque alla didattica a distanza.

IL SISTEMA NON RIGUARDA LA FASCIA PRESCOLARE

Questo sistema non vale per la fascia prescolare, dove i bimbi non indossano mascherine e le regole del distanziamento non ci sono: anche un caso positivo fa scattare l’isolamento per tutti.

Nel caso in cui i contagi venissero rilevati in classi differenti, Ats Insubria avvierebbe un’indagine di salute pubblica per indagare l’eventuale presenza di u cluster virale adottando i provvedimenti conseguenti. 

Essenziale, per il nuovo sistema di gestione dei casi nelle scuole, è la collaborazione tra autorità sanitarie, scuole e famiglie: chi non sottoporrà il figlio al test non potrà inviarlo a scuola. Soltanto la dimostrazione del referto negativo permetterà l’accesso a scuola.

PER APPROFONDIRE:

INDICAZIONI OPERATIVE PER LE INCHIESTE EPIDEMIOLOGICHE E TRACCIAMENTO

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Pubblicato il 12 Novembre 2021
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