Un sistema per aiutare i piloti con disabilità a volare ideato a Vergiate
A realizzarlo è stato lo specialista aeronautico Francesco Giani. Il dispositivo consente la formazione e l’abilitazione al volo di piloti con determinate disabilità nella massima sicurezza
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Si chiama Security flight system (Sfs) e permetterà ai piloti con determinate disabilità a volare. A idearlo è stato Francesco Giani specialista aeronautico di 35 anni originario di Vergiate, sopravvissuto a due gravi incidenti, il primo automobilistico ed il secondo aereo, che gli hanno cambiato la vita. Durante il periodo di riabilitazione ha scoperto il mondo paraolimpico grazie alla forte amicizia nata con Massimiliano Manfredi, stella di bronzo al merito sportivo paraolimpico.
Sfs è un dispositivo che consente la formazione e l’abilitazione al volo di piloti con determinate disabilità nella massima sicurezza. È composto da due parti, una parte a bordo del velivolo e una parte a terra, che permettono all’istruttore il monitoraggio istantaneo dei parametri di volo senza alcuna perdita di connessione grazie ad una tecnologia particolare basata su una piattaforma proprietaria.
Il dispositivo è stato ideato e realizzato nei laboratori di Vergiate, ma sperimentato con un gruppo di amici piloti (i Navi friends windy island), che operano presso l’aviosuperficie salentina Aerotre di Manduria TA03.
Francesco ha cominciato a progettare i suoi primi sistemi integrati Uav (Unmanned aerial vehicle) di importanti dimensioni a 16 anni, trasformando poi la sua passione in lavoro. Durante la sua carriera lavorativa ha assunto ruoli rilevanti in vari progetti del settore aeronautico, fino a decidere di dedicare parte del suo tempo allo sviluppo di un sistema di ausilio al volo per i diversamente abili. Un progetto autofinanziato, senza l’intervento di fondi o finanziamenti esterni.
Il sistema è stato presentato per la prima volta il 26 Novembre 2021 nella serata intitolata “Siate affamati, siate folli” a Oleggio, e anche se in forma embrionale, è già impiegabile e offre ampie possibilità di sviluppo, con l’obiettivo di portare all’introduzione di funzioni al passo con l’evoluzione del mondo paraolimpico.
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