Approvato il bilancio 2022 di Gallarate, con i “Bot comunali” e l’idea del palazzetto dello sport

Insieme alle tariffe delle mense e dei servizi scolastici sono le due scelte che più hanno suscitato dibattito, nella discussione su bilancio e documento di programmazione

consiglio comunale Gallarate

Gallarate vara il bilancio preventivo 2022 e il DUP, il documento unico di programmazione che traccia la via dell’amministrazione comunale: il consiglio comunale ha approvato lunedì sera, 20 dicembre, i provvedimenti. Con inevitabile spaccatura netta tra maggioranza e opposizioni, dato che il bilancio è sintesi dell’approccio dell’amministrazione: favorevoli la maggioranza, contrari otto consiglieri delle diverse minoranze.

Tra i motivi di maggiore discussione ci sono l’adozione dei Buoni Ordinari Comunali (Boc) come fonte di finanziamento per i consistenti investimenti previsti, la ridefinizione delle tariffe per le mense scolastiche, la prospettiva di realizzazione di un palazzetto dello sport.

Le aliquote Imu e Tari a Gallarate

Poche novità sul fronte delle tariffe che sono legate all’abitazione: le aliquote Imu e Tari – nonché Irpef – vengono confermate, come ha spiegato nelle diverse sedute l’assessore al bilancio Corrado Canziani. «Una riconferma di tariffe ormai definite da anni» ha rimarcato dalle file dell’opposizione Giovanni Pignataro». «Vero, non si aumentano dla 2015, ma avremmo potuto e non l’abbiamo fatto» ha ribattuto più tardi il sindaco Cassani.

Le tariffe di mense e servizi scolastici a Gallarate

La ridefinizione delle nuove tariffe della mensa e dei servizi scolastici interverrà dal 1° settembre 2022, dunque non da quest’anno scolastico.

Dal prossimo anno scolastico chi è nella fascia Isee più bassa vedrà un aumento da 0,9 a 1,2 euro a pasto, chi è nella fascia 5mila-10mila euro di Isee passa da 2 a 2,3 euro, al di sopra di questa soglia l’aumento (per altre tre fasce) sarà di 50 centesimi a pasto, fino a un massimo di 5,50 euro per chi è in fascia Isee superiore ai 40mila euro.
Per i non residenti – già compiuti dagli aumenti in passato – è previsto un aumento della tariffa da 5,50 a 6,00 euro a pasto, in questo caso senza applicazione di agevolazioni in base ad Isee (pagano tutti uguale).

Previsti aumenti anche per i servizi di pre e post-scuola. Il costo il servizio di pre-scuola passerà dagli attuali 80 euro per la fascia più bassa a 100 euro, da 120 a 15 euro per la fascia Isee 10-20mila euro, da 160 a 200 euro per la fascia sopra i 20mila euro (la retta è dovuta per l’intero anno scolastico, indipendentemente dal periodo in cui effettivamente si usufruisce del servizio).

Gli aumenti sono stati criticati dall’opposizione, non solo in sé, ma in quanto incidono maggiormente sulle fasce di reddito più basse: «Una misura regressiva perché premia i più abbienti» ha detto Margherita Silvestrini, del Pd.

Il sindaco Cassani ha risposto che con la manovra 2021 non ha aumentato le tariffe per quest’anno, nonostante l’aumento del costo di ogni pasto «di cinquanta centesimi» fatto dal gestore: «Abbiamo prorogato per un anno. Pagare novanta centesimi un pasto è poca cosa, quando prendo cracker e bottiglietta d’acqua alle macchinette del Comune spendo di più».

Gli investimenti

L’amministrazione ha rivendicato un bilancio espansivo (che passa da 80,6 milioni nel 2022 ai 91,5 nel 2024) incentrato su consistenti investimenti: dai 3,8 milioni di euro del 2020 si sale a 9,4 milioni, con previsione fino al 11,6 milioni dell’anno successivo.

Tra gli investimenti ci sono «abbattimento delle barriere architettoniche, manutenzioni straordinarie di strade e marciapiedi, ciclabili, l’intervento di rigenerazione urbana sul quartiere Cascinetta-Cajello, il sottopasso FS a Crenna, il rinnovo della piscina della Moriggia e il palazzetto dello sport», ha riassunto l’assessore Canziani.

Il piano Cascinetta-Cajello

La maggioranza ha rivendicato il lavoro fatto nei cinque anni precedenti: «Siamo stati molto bravi a reperire altre fonti di finanziamento, che ci consentono di programmare in questo mandato» ha detto Stefano Deligios, della Lega.

L’esempio massimo è il maxifinanziamento da 15 milioni di euro per Cascinetta-Cajello, fondi europei per la rigenerazione distribuiti da bando regionale. In altri casi si ottengono fondi con progetti condivisi (come per il sottopasso previsto sotto Crenna, al posto del passaggio a livello).

Il progetto per Cascinetta-Cajello ha avuto una genesi in parte condivisa tra maggioranza e opposizione nel 2021, ma anche divergenze. «Una occasione unica» l’ha definita il consigliere del Pd Luca Careblli, ribandendo la critica alla scelta del polo scolastico unico, al posto della riqualificazione degli edifici esistenti. Carabelli ha chiesto di progettare insieme e di «non tralasciare la riqualificazione del verde», anche a compensazione del consumo di suolo per il nuovo polo (che è il motivo della critica del Pd).

Nella fase conclusiva del dibattito sul bilancio il sindaco Cassani ha anche aperto a una collaborazione con le opposizioni. «Ci sono ipotesi di progettualità che possono essere presi in considerazione».

Il palazzetto dello sport

Una delle novità previste in particolare è la previsione del palazzetto dello sport, opera valutata in 5,5 milioni di euro.

È una previsione per ora piuttosto vaga: nel piano Cascinetta-Cajello si parlava di un intervento nella zona delle Azalee. «Le società sportive che militano anche in campionati di livello meritano un palcoscenico più importante, una struttura fruibile anche per altri eventi, come concerti o convegni» ha detto Deligios della Lega. A ottobre Thomas Valentino, presidente di Basket Gallarate e consigliere di lista Cassani, aveva parlato di 1000-2000 posti come previsione di capacità.

In realtà non ci sono stati riferimenti particolarmente critici sulla singola opera. Dubbi più forti sono venuti da Cesare Coppe di Città è Vita: «I bandi per gli impianti di via Filzi e Vigorelli sono andati deserti, ci sono impianti sportivi degradati in città. Come si può investire su un nuovo palazzetto sport?»

Questione di priorità invece per Massimo Gnocchi di Obiettivo Comune: «Non sto dicendo che il palazzetto dello sport non è una buona idea, ma non è una priorità. Perché non risolvere prima i problemi che abbiamo? Come ad esempio Palazzo Minoletti, un problema nel cuore di Gallarate», a cui Obiettivo Comune ha rivolto molta attenzione già in campagna elettorale. Stessa priorità è stata indicata da Sonia Serati (PiùGallarate) che l’ha indicato come possibile sede di un laboratorio informatico per ITS, istituti di formazione specializzata post diploma.

Le fonti di entrate

Oltre alle previsioni di futuri bandi e all’uso delle risorse già “conquistate” (sottolineate tra gli altri dai consiglieri di maggioranza Deligios e Dall’Igna), l’amministrazione ha previsto come fonte di entrata anche una novità: il ricorso ai Buoni Ordinari Comunali, una sorta di Bot comunali, obbligazione previste dal 1994 (ma più spesso usati in Comuni di grandi dimensioni).

È previsto di reperire 2,5 milioni di euro nel 2022, 2,8 nel 2023 e 3,7 nel 2024, senza così ricorrere a mutui. «I Boc rappresentano sicuramente una novità, che consente comunque di diversificare le fonti finanziarie» ha detto Luigi Galluppi di Centro Popolare Gallarate. «Il che non significa che non si valutino altri strumenti come il credito sportivo», ha proseguito rispondendo alle critiche dell’opposizione, che è dubbiosa sul ricorso al nuovo strumento.

Le perplessità maggiori derivano sostanzialmente dal fatto che non è ben definito per quali opere verranno usati e in che forma, con che tipo di proposta finanziaria, su soggetti intermediari: si definisce più che altro la quota di entrate che si vuole raggiungere con lo strumento. «Per progetti esecutivi specifici che non ci è dato sapere» ha attaccato dalle file dell’opposizione Cesare Coppe. «Forse per Moriggia o il palazzetto dello sport». Coppe ha richiamato anche l’attenzione sulla «possibile convertibilità in azioni di società degli enti emittenti», come ad esempio Amsc (società non proprio solida, ha sottolineato Coppe).

La strategia del bilancio

«Non spiegate nel DUP perché volete indebitarvi e con quale strategia», ha continuato Margherita Silvestrini nella critica, più ampia, all’impianto del bilancio.

Un’altra fonte di entrate, “storica” per i Comune, sono gli oneri di urbanizzazione, versati dai costruttori di nuovi edifici. Dovrebbero essere usati solo per investimenti, ma nel tempo sono stati utilizzati per spesa corrente, una forzatura a cui il legislatore ha messo paletti precisi: Cesare Coppe ha richiamato il fatto che nel bilancio di Gallarate vengano «rivolti a spesa corrente nella percentuale massima ammessa».

Giovanni Pignataro ha provato ad allargare il discorso a «cinque grandi temi» che sono prioritari e che – nella visione del Pd  – non vengono affrontati. si riferisce alla «riqualificazioni di immobili dismessi» che richiederebbe di riprendere in mano il Pgt (che data ormai sei anni, dopo che la precedente Variante è rimasta impantanata nelle sabbie mobili di Mensa dei Poveri), laviabilitò, il rilancio dei centri storici, il destino dell’ospedale e il tema molto ampio del declino demografico.

Nella discussione, ai di là dei tecnicismi di presentazione, le voci di maggioranza hanno sottolineato soprattutto che è «un bilancio orientato all’investimento», come ha detto Marco Colombo (FdI), che si sono diversificate le fonti di entrata e che si pone in continuità forte con il precedente quinquennio, come sottolineato da Michele Aspesi di lista Cassani e da Stefano Deligios. Il sindaco Cassani ha anche rivendicato una certa “flessibilità programmatoria”, citando il caso del rinnovo della piazza della stazione, che non era nel programma 2016-2021 ma che fu realizzata sulla base delle condizioni emerse.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 21 Dicembre 2021
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