Arriva il Genio dell’Esercito per allestire l’hub vaccinale a Gallarate
Nella mattina nuova ricognizione di un reparto del Genio di Piacenza. Nel pomeriggio è arrivata la colonna di mezzi con ruspe ed escavatori, ora alla Caserma Ugo Mara di Solbiate.
Procede a passi più che spediti il progetto di hub vaccinale di Gallarate, da realizzare nell’ex 2° Deposito Centrale dell’Aeonautica, dismesso dal 2015 e ora individuato come sede del centro per i vaccini per tutta (o quasi) la provincia di Varese, con una capacità fino a 5mila dosi giornaliere.
Intorno alle 15 di venerdì pomeriggio è arrivata in zona la colonna del 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza, il reparto incaricato dalla Difesa per realizzare le opere di accesso al complesso. Personale del Reggimento è stato impegnato già nei giorni scorsi e nella mattina di venerdì nella “ricognizione” sul campo, per individuare i lavori necessari.
Prima di mettere mano alla struttura si dovrà attendere una autorizzazione «in convenzione tra Ami e Ats Insubria», spiega il primo maresciallo Alberto Barcaro, dell’Aeronautica Militare di Cameri, il comando da cui dipende l’area.
La colonna di mezzi del Reggimento – con ruspe ed escavatori caricati su camion – è stata avvistata dopo le 14 in arrivo sull’A8: per ora si è attestata alla Caserma Ugo Mara di Solbiate Olona, attrezzata per la permanenza.
Dopo la riunione con Ats e il primo sopralluogo con il sindaco Andrea Cassani nei giorni scorsi, è stato confermato l’assetto complessivo del centro vaccinale (che sarà ospitato nel “padiglione robotizzato”, uno dei quattro grandi hangar costruiti con moderne tecniche nel 1937), mentre sul vecchio “piazzale bandiera” – all’estremità Nord dell’area militare – sarà allestita l’area tamponi, con sistema a tende di copertura e modalità drive through.
Ecco come funzionerà l’hub di Gallarate, per vaccini e tamponi
Il Genio Pionieri, di stanza a Piacenza, è un reparto specializzato in interventi di ripristino, spesso impegnato in occasioni di calamità naturali. A Gallarate dovrà occuparsi della creazione della viabilità di accesso e dei due distinti percorsi verso l’area vaccinale e verso l’area tamponi: i militari apriranno un varco di adeguate dimensioni per l’accesso ai veicoli dalla traversa di viale Milano verso i centri commerciali. Si occuperanno poi di creare una strada di accesso, livellando il terreno che presenta dei dislivelli (sono presenti anche alcuni binari ferroviari di raccordo che un tempo portavano materiale dentro e fuori il deposito). La strada si connetterà poi alla viabilità interna esistente, che deve comunque essere in parte ripristinata dopo sei anni dalla dismissione del Deposito AMI (ci sono arbusti e veri e propri alberelli).
Centro attivo da metà gennaio
Il “casermone” è dismesso dal 2015 e già nella primavera scorsa era stato proposto dal sindaco di Gallarate Andrea Cassani come possibile centro vaccinale, quando si discuteva di possibile sede alternativa. Con la ripresa della campagna vaccinale di massa per la terza dose, ora la scelta è effettivamente ricaduta sulla struttura di viale Milano.
L’ultima previsione di massima era di una apertura del centro per metà gennaio, dopo aver completato l’allestimento entro la fine dell’anno. Oltre al Genio dovrebbero essere impegnate due imprese private, per il ripristino degli impianti elettrici necessari.
Gli ex del Deposito Centrale emozionati
La riapertura dello spazio del Deposito ha un significato particolare per i tanti – militari e dipendenti civili – che hanno lavorato al “casermone”: «Sono molto felice di vedere la riapertura dei cancelli» dice il colonnello Michele Ciorra, oggi in congedo, ultimo comandante della struttura e oggi attivo nella Associazione Arma Aeronautica di Gallarate. «Potrebbe essere la via per arrivare a creare uno spazio a disposizione della cittadinanza».
C’è un po’ l’idea che risistemata la viabilità, la riapertura come centro vaccinale possa fare da “innesco” per qualche altra funzione di valore pubblico nell’area. È un auspicio, sia chiaro, non una fuga in avanti. Ma di certo un po’ di emozione c’è negli ex dell’Aeronautica. Tanto che si sono già passati voce: quando aprirà il centro vaccinale sono pronti a fare i volontari nella struttura.
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