Una bici al museo, per ricordare il ciclista Dino Turri di Gallarate
L'Asd Cicli Turri ha donato al museo storico della bicicletta di Cesio Maggiore la dure ruote appartenuta al "capostipite" del gruppo, ciclista nel primo Dopoguerra e poi artigiano
Artigiano della bicicletta, ma prima ancora ciclista appassionato, impegnato nelle corse in mezza Italia: Dino Turri è stato il fondatore della Cicli Turri di Gallarate, a lungo punto di riferimento degli appassionati dei pedali a Gallarate, in Corso Sempione.
Dopo la scomparsa nel 2019 a 99 anni, ora la figura di Dino Turri è ricordata anche da una bici trasformata in “pezzo da museo”, esposto appunto al Museo Storico della Bicicletta “Toni Bevilacqua” di Cesio Maggiore (Belluno).
Una delegazione della Asd Cicli Turri, capitana dal presidente Alberto Chiesa, nipote di Turri Dino, e dai familiari, è stata ospite domenica 19 dicembre del museo di Cesio Maggiore, ad una manciata di chilometri da Feltre.
A fare gli onori di casa c’era il vicesindaco e assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune Eleonora Feltrin, che ha ricordato ai presenti come «dietro ogni bicicletta c’è una storia da far conoscere: i vostri doni ci aiutano a fare questo, a raccontare attraverso le biciclette la storia delle persone che le hanno possedute».
E c’è davvero una grande storia dietro alla bicicletta di Dino Turri, per gli amici Pierino, una storia di altri tempi. Nato nel 1920 e dilettante dalle grandi speranze, dopo la Seconda Guerra Mondiale Dino Turri corse tra i professionisti come indipendente e quindi partecipò alle gare del circuito UVI (Veterani ed ex professionisti), vincendo nel 1963 a La Spezia il Campionato Italiano, oltre a vincere la prima edizione della Milano-Castellania.
Accanto all’attività agonistica, sempre dopo la Guerra Dino Turri aprì a Gallarate un negozio di biciclette che è stato per decenni un punto di riferimento per tutti gli appassionati della provincia; nel 1989, infine, diede vita al gruppo sportivo amatoriale Cicli Turri.
Insieme alla bicicletta, l’ultima usata in corsa, sono state donate al Museo di Cesio alcune delle maglie di Dino, tra le quali la maglia di campione italiano e la maglia della nazionale, oltre alla foto che lo ritrae nel 2009 proprio a Castellania, il paese natale di Fausto Coppi, nell’ultima pedalata fatta insieme agli amici della squadra che aveva fondato.
Nato dalla passione per il ciclismo di Sergio Sanvido (1928-2015) e gestito oggi direttamente dal Comune, il Museo “Toni Bevilacqua” raccoglie una collezione di straordinario interesse storico, con rarissime biciclette dalla fine del ‘700 fino ai nostri giorni, oltre ad alcuni pezzi di grande valore sportivo tra cui alcune delle biciclette appartenute a campioni come Moser, Saronni e Pantani e quelle dei leggendari Coppi e Bartali.
Al Museo di Cesio la Cicli Turri aveva già donato, alcuni anni fa, la bici Carrera di uno dei suoi iscritti, Alessandro Merindiani, prematuramente scomparso.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Clara Fiore su 2024 da record, l'Ospedale del Ponte è tra i primi quattro centri lombardi per numero di accessi
gokusayan123 su Rissa al bar a Saronno, il Questore dispone la chiusura del locale per 30 giorni
feimoncb su Poste centrali di Busto Arsizio: ecco come chiudere l'anno perdendo un cliente
italo su Poste centrali di Busto Arsizio: ecco come chiudere l'anno perdendo un cliente
lenny54 su Botti vietati a capodanno a Varese
GianPix su Arriverà domani
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.