Per i comuni di frontiera più soldi dai ristorni dei frontalieri per la spesa corrente
Grazie all'emendamento del senatore varesino del Partito democratico Alessandro Alfieri, firmato anche dal tradatese Stefano Candiani, i Comuni possono "liberare" risorse da investire
A partire dal prossimo anno per i Comuni di frontiera ci sarà maggiore elasticità nella gestione dei soldi derivanti dai ristorni dei frontalieri, grazie ad un emendamento approvato nella notte in commissione Finanze del Senato.
Ad annunciarlo il senatore varesino del Partito democratico Alessandro Alfieri, primo firmatario della proposta di emendamento.
«Il provvedimento accoglie la richiesta dei Comuni di frontiera di poter usare per la spesa corrente il 50% dei ristorni dei frontalieri che saranno versati nel 2022 e nel 2023, aumentando così del 20% le risorse a disposizione – spiega il senatore Alfieri – Fino ad oggi i Comuni hanno potuto spendere solo il 30% dei ristorni per la spesa corrente e alzare questa soglia li mette in condizione di rispondere in maniera ancora più efficace alle nuove esigenze nate dopo la fase acuta della pandemia, aiutando così la ripresa economica del territorio e le famiglie più colpite dalla crisi».
La proposta è stata approvata grazie ad un lavoro di squadra in cui hanno unito le forze i senatori del territorio: «Ringrazio per il grande lavoro fatto insieme il presidente della Commissione Finanze Luciano D’Alfonso – conclude Alfieri – e per aver firmato da subito l’emendamento il collega Stefano Candiani della Lega».
Molto soddisfatto per questo provvedimento il sindaco di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino, presidente di Acif, l’Associazione dei comuni italiani di frontiera: «E’ la risposta ad un’esigenza espressa dai Comuni di frontiera che in settembre avevo formulato in qualità di presidente e rappresentante di questi enti duramente colpiti dal punto di vista economico dalla pandemia. Ora che avremo il 20% in più della quota di ristorni da investire ad esempio sulle manutenzioni ordinarie delle opere pubbliche, potremo liberare e utilizzare altre risorse del bilancio comunale per esigenze peculiari del Comune, ad esempio sul sociale, sulla cultura e sulla promozione del turismo».
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