Il contenzioso sul nuovo centro sportivo di Arcisate si chiude con un accordo bonario da 138mila euro
Il sindaco Gianluca Cavalluzzi spiega i motivi per cui nella realizzazione del nuovo centro sportivo si è arrivati al debito fuori bilancio approvato lunedì sera nel corso del consiglio comunale
![Arcisate - Consiglio comunale giugno 2019](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2019/06/arcisate-consiglio-comunale-giugno-2019-743938.610x431.jpg)
Il nuovo centro sportivo di via Cavour ad Arcisate è ultimato, ma c’è un contenzioso tra il Comune e l’azienda che sta realizzando l’opera che rischia di bloccare il collaudo, aprendo una causa civile dagli esiti e soprattutto dai tempi incerti che potrebbe bloccare per mesi l’apertura della struttura di via Cavour.
Così la maggioranza guidata dal sindaco Gianluca Cavalluzzi ha scelto la strada dell’accordo bonario: a fronte dei 425mila euro contestati dall’impresa, il Comune verserà 138mila euro chiudendo il contenzioso.
Si tratta però di una spesa non preventivata dall’ente, che ha dunque dovuto effettuare quello che in gergo tecnico viene detto “il riconscimento del debito fuori bilancio”, così come previsto dal decreto legislativo 267 del 2000, e la cui legittimità è sottoposta al controllo della Corte dei conti.
Il sindaco Cavalluzzi, nel corso del consiglio comunale che si è svolto lunedì sera ha presentato una relazione per spiegare questa scelta che è stata successivamente approvata dalla maggioranza.
«E’ successo che l’azienda che ha eseguito i lavori ha presentato delle “riserve” – spiega Cavalluzzi – Cioè, ha sostenuto di aver fatto dei lavori in più rispetto a quanto preventivato per un importo di circa 425mila euro. A far lievitare i costi dell’opera oltre a questioni tecniche anche l’arrivo del Covid, che ha costretto ad adottare protocolli di sicurezza che hanno portato ad un maggior numero di ore lavorate. La richiesta è stata valutata e analizzata dai tecnici responsabili del progetto che hanno riconosciuto solo parzialmente questi lavori in più rispetto al preventivo, arrivando ad un importo di circa 138mila euro. Il Comune aveva due possibilità: o contestare in toto la richiesta dell’impresa, aprendo una causa civile di cui non si potevano preventivare tempi ed esito, oppure cercare un accordo bonario, cosa che era possibile fare appunto sulla cifra di 138mila euro».
La maggioranza, d’accordo con il sindaco, ha scelto la seconda strada, valutando che pur dovendo incorrere nel debito fuori bilancio, i benefici per l’amministrazione sarebbero stati superiori: «Andare in causa avrebbe comportato il fermo dell’opera, con tutte le incertezze del caso e con il grosso rischio di vedere l’edificio ammalorarsi e quindi di doverci rimettere mano con un ulteriore esborso di soldi. In più, senza poter prevedere l’esito della causa, avremmo privato la cittadinanza della possibilità di utilizzare il centro sportivo per un periodo che poteva essere anche molto lungo. Così, avvalorati dalla valutazione dei tecnici che hanno comunque riconosciuto le opere eseguite in più, abbiamo deciso per la transazione bonaria».
La spesa non prevista, sostiene Cavalluzzi, non comporterà conseguenze dirette per le tasche dei cittadini: «Si tratta di una questione amministrativa relativa alle norme che regolano i bilanci degli enti pubblici, questa spesa imprevista non causerà un dissesto finanziario, i soldi ci sono e dunque non dovremo andarli a cercare con aumenti di tasse o tariffe. Adesso sarà la Corte dei conti a dire se effettivamente c’erano le condizioni per creare questo debito fuori bilancio».
Nel prendere questa decisione Cavalluzzi e la sua maggioranza hanno messo in conto anche le conseguenze di una possibile “bocciatura” da parte del supremo organo di controllo amministrativo: «Con il voto a favore dell’altra sera ci siamo assunti personalmente la responsabilità della nostra decisione, perché abbiamo ritenuto che fosse la più conveniente per l’amministrazione – dice il sindaco – Se la Corte dei conti valuterà che non c’erano i presupposti in quel caso chi è responsabile, amministratori o tecnici che siano, sarà chiamato a rispondere anche economicamente di un’eventuale errata valutazione».
L’opposizione ha espresso un voto contrario e ha chiesto le dimissioni del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici, richiesta respinta da Cavalluzzi.
Il progetto del centro sportivo di via Cavour, ereditato dall’Amministrazione precedente, è partito nell’estate del 2018 e avrebbe dovuto essere inaugurato alla fine del 2019 ma ha accumulato quasi due anni di ritardo, anche a causa dell’emergenza Covid. Il costo complessivo preventivato era di 2 milioni e 290 mila euro circa, cui si aggiungono ora i 138mila euro dell’accordo. Adesso i lavori sono praticamente finiti, con la chiusura del contenzioso e dopo il collaudo si potrà finalmente pensare all’inaugurazione.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Vinx su 300 giorni di lavori sulla strada tra Varese e Gavirate: preoccupati i sindaci di Barasso, Casciago e Luvinate
Vinx su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Viacolvento su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Ettore S su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Bruno Paolillo su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
erlong su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.