A Cuasso doppio appuntamento a teatro
Domenica 19 Dicembre 2021 il primo spettacolo teatrale e musicale in forma di sacra rappresentazione all’esterno del Teatro

Iniziata con lo strepitoso “Attenzione alle valanghe!”, la Stagione Teatrale 2021/22 al Nuovo Teatro di Cuasso proposta dal Direttore Artistico Paolo Franzato con il supporto organizzativo della Proloco Cuasso, presenta domenica 19 Dicembre 2021, alle h 17, “Sacro Universo” il primo spettacolo teatrale e musicale in forma di sacra rappresentazione all’esterno del Teatro, un rito sacro con attori e cantanti ideato e diretto da Paolo Franzato.
I temi dello spettacolo sono la creazione, la natività, la maternità, la donna e il rapporto con la società, e vengono incarnati nell’icona ed emblema quale è Maria Madre di Gesù. Le letture sceniche sono interpretate dalle attrici Monica Anchieri, Marcella Magnoli, Caterina Murrazzu, Irene Terzaghi del Teatro Franzato che si alternano alle musiche e ai canti interpretati da Alessia Ferrari, Eva Bagutti, Laura Zecchini, Gaia Ghiringhelli, Elisa Saccol, Gaia Finazzi, Anna Barassi, Emma Paoli, Angelica Braghini, Elisa Mai, Francesca Raimondi del Coro Le Pop-Up, con la consulenza e la direzione musicale del M° Fausto Caravati.
La scrittura drammaturgica di Marco Rodio è ispirata al libro “In nome della madre” di Erri De Luca, nel quale Miriàm racconta in prima persona la sua gestazione inattesa. La storia del Salvatore inizia infatti ben prima della sua venuta al mondo, nel momento in cui, in un soffio di vento, una giovane promessa sposa si scopre gravida, dopo un annuncio di cui non ricorda bene le parole – che tornano come echi vaghi, travolti dalla dimensione molto più concreta, carnale, di un figlio che cresce nel grembo.
La vicenda acquista dunque una dimensione umanissima, incentrata sul tema della femminilità riscoperta attraverso la maternità e insieme gli aspetti più problematici: per una giovane donna ebrea, non ancora sposata, un figlio al di fuori del matrimonio è causa di immediata condanna, di esclusione sociale. Due prospettive si scontrano: quella della comunità, pettegola e maldicente, e quella di Iosef, retto, onesto, incrollabile, che si fa portatore di un messaggio di fede e d’amore contrapposto alla miope rigidità della legge, accettando il prezzo che deve pagare chi viola le regole non scritte della pubblica convenienza. Portare in grembo il bambino che cresce, farsi vaso d’argilla, è del resto qualcosa che trasforma, grazie al senso di pienezza che produce, grazie al nuovo valore che questa gestazione divina dà alle parole. Maria si fa donna nel suo diventare madre e questo le dà una forza inaspettata, quasi sovrumana, tale da permetterle di contrattare con il suo Dio, nel momento della nascita del figlio. Un ritratto vivido di una giovane donna e del dramma inespresso nel presentimento del futuro, a cui viene aggiunta la pura gioia della maternità, alimentata e sorretta nonostante le inquietudini.
Tecnico audio e luci Roberto Tamiazzo. La Stagione è realizzata con il Patrocinio della Fondazione Comunitaria del Varesotto onlus – Bando Cultura 2021.
Nuovo Teatro di Cuasso, via Roma 8 a Cuasso al Monte (Va). Ingresso con green pass e mascherina.
Informazioni telefoniche presso Proloco Cuasso (tel. h 17.30/20): tel. 349.3755903 – 348.8665284 – 331.4439439
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