Il direttivo di Città è vita si rinnova: Gualandi riconfermato presidente

Fuori dall'associazione Guenzani, Nicosia, Crespi e Quadrelli. Città è vita, rinnovata, si propone come alternativa "moderata ed europeista al sovranismo di Cassani"

città è vita direttivo 2021 Gallarate

La storica lista civica di Gallarate, Città è vita, in consiglio comunale dal 2011, si è riunita giovedì 9 dicembre per il rinnovo delle cariche: Giuseppe Gualandi  è stato riconfermato il presidente.

Sono stati poi eletti 7 membri del Consiglio direttivo, che affiancheranno il presidente e il capogruppo in consiglio comunale – membro di diritto – Cesare Coppe: Danilo Barban, Ebenezer Heungna, Luca Moroni, Maria Pettinari, Piergiorgio Praderio, Giulia Romaniello e Barbara Tozzini.

La rosa di nomi rispecchia l’equilibrio tra la volontà di rinnovamento e la militanza old school: tra gli storici militanti ci sono, infatti, Barban – assessore ai Lavori Pubblici nella giunta Guenzani e consigliere comunale uscente -, Praderio, che è stato consigliere comunale dal 2011 al 2016, Gualandi e Coppe.

Heungna, Moroni, Pettinari, Romaniello e Tozzini sono invece le novità delle elezioni 2021.

Non ricopriranno più alcuna carica nell’associazione Edoardo Guenzani, Sebastiano Nicosia, Matelda Crespi e Giovanna Quadrelli, a cui è andata la riconoscenza di tutti gli iscritti alla fine della riunione per l’impegno profuso negli anni.

Analisi della sconfitta e voglia di slancio

«L’Assemblea è stata tappa decisiva per il prosieguo ed il rilancio dell’esperienza più che decennale della lista civica, le cui motivazioni originali sono ancora attuali», ha spiegato Coppe, che insieme al gruppo si è speso in tentativi di analisi della sconfitta elettorale e riflessioni sul ruolo della. Ne è nata la volontà di dare rinnovato slancio al ruolo della lista in modo da «essere protagonista di un’opposizione attenta e sensibile alle esigenze dei quartieri e dei propri cittadini, frutto anche di un atteggiamento costruttivo nei rapporti con la maggioranza».

Da qui l’obiettivo di cominciare a lavorare per la costruzione di un’alternativa «moderata ed europeista che sconfigga il sovranismo a cui il sindaco Cassani ha costretto la città, senza trascurare la collaborazione leale con il Partito Democratico, con cui è stato costruito un percorso politico determinante per la vita politica del centro sinistra».

“Opposizione severa e intransigente”

«Il nostro ruolo di opposizione sarà severo ed intransigente soprattutto sui temi della sanità e dell’ospedale unico, le cui eventuali conseguenze urbanistiche in pieno centro cittadino saranno attentamente monitorate», continua il gruppo, che sottolinea l’urgenza del dibattito su temi come Palazzo Minoletti (tornato al centro del dibattito pubblico sia in campagna elettorale sia dopo l’arrivo di Vittorio Sgarbi, che ha proposto di riaprirlo e ha lanciato la provocazione di ristrutturare il quadro che ritrae Benito Mussolini a cavallo) e l’ospedale unico, su cui si misureranno con la maggioranza «in maniera non strumentale».

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Pubblicato il 12 Dicembre 2021
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