Il giudice ordina di riallacciare acqua e luce alle famiglie sinti di Gallarate
Dopo la sospensione dello sgombero, le due famiglie tornate in via Lazzaretto hanno ottenuto un ulteriore provvedimento favorevole: il Comune dovrà garantire l'allacciamento, vigilerà il Prefetto
Le famiglie sinti tornate in via Lazzaretto a Gallarate hanno diritto all’allacciamento a gas, acqua e luce.
Il presidente del Tar di Milano ha infatti accolto in via cautelare urgente il ricorso presentato dall’avvocato Luca Bauccio contro il diniego del Comune di Gallarate di consentire l’allaccio di gas luce e acqua.
Un provvedimento ottenuto dalle famiglie, che avevano visto già vista riconosciuta – in via cautelare – la legittimità della loro presenza in via Lazzaretto. Dopo la sospensiva le famiglie Sinti (una ventina di persone in tutto) avevano chiesto, in attesa della decisione definitiva del Tar di Milano, di ottenere la fornitura di gas luce e acqua con relativi contatori al fine di affrontare l’inverno rigido e soddisfare le esigenze normali di vita.
L’aggravarsi delle temperature aveva reso tale esigenza urgente. Purtroppo il Comune di Gallarate ha respinto tale richiesta: «Giovedì mi hanno risposto con un diniego, pertanto venerdì ho presentato un ricorso cautelare urgente» spiega l’avvocato Luca Bauccio, che dallo scorso anno segue le famiglie sinti di via Lazzaretto (le uniche tornate).
A distanza di due giorni, il Tar di Milano ha ordinato al Comune di eseguire immediatamente “ad horas” il suo provvedimento: significa che il Comune deve garantire quanto prima l’allacciamento acqua gas e luce. Il dispositivo del Tar ha nominato anche il Prefetto di Varese per verificare l’esecuzione del provvedimento, una misura piuttosto restrittiva.
Il TAR della Lombardia sospende lo sgombero delle famiglie sinti di Gallarate
«Una grande soddisfazione» commenta l’avvocato Luca Bauccio. «Finalmente il Comune dovrà garantire servizi essenziali per vita dei miei clienti cui è tenuto per legge oltre che per senso di umanità. Negare tali servizi era contro ogni senso umano infatti e contro il dovere di garantire i servizi essenziali ai cittadini . Ogni notte si toccano temperature sono lo zero, come si può far dormire anziani e famiglie intere senza riscaldamento? I miei clienti pagheranno il consumo come hanno sempre detto di voler fare. Attendiamo i contatori».
Il presepe al campo sinti di Gallarate, con lo sfondo dei generatori
Per l’attivista Diana Pavlovic un risultato che riempie di gioia ed emozione: «Giustizia è fatta, la discriminazione dei sinti è contro la legge, le persone vanno rispettate e tutelate , non possono essere calpestate per propaganda e interessi politici».
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“I miei clienti pagheranno il consumo come hanno sempre detto di voler fare”
Questa parte non mi è chiara nel senso che non ho capito se in precedenza pagavano o no le varie bollette e se pagheranno quelle che verranno visto che “voler fare” non significa farlo realmente. L