Gli uomini di pensiero dimenticati
di Pierfausto Vedani
La pesante crisi sociale e culturale della comunità nazionale ogni giorno appare al nostro fianco e ci accompagna nella ricerca disperata di una soluzione che sembra ancora lontana. È una crisi anche culturale perché le ultime nuove generazioni sono nate “imparate”, infatti pensano di sapere tutto e meglio dei loro precedessori: i risultati di questa cacciata degli uomini di pensiero dalla gestione della collettività sono davvero preoccupanti perché hanno avuto riscontri tremendi sulla qualità della nuova classe politica e dai risultati che essa ha offerto in breve tempo. (nella foto Gaspare Morgione)
Abbiamo avuto fiducia in tanti, troppi nuovi leader che non la meritavano, che proponevano un nuovo miracolo italiano e invece ci hanno affogati e con noi tante certezze e speranze alimentate da uomini seri che non solo dalla politica venivano ispirati nell’attenzione al bene comune. Veri benefattori della nostra comunità cancellati e dimenticati dopo aver ricoperto ruoli diversi ma importanti: ne cito solo alcuni come esempio, cominciando da uno scrittore e giornalista come Gaspare Morgione, per poi riassumere in una super sintesi molte figure di spicco in ambito sociale politico, culturale, sportivo come per esempio esponenti delle famiglie Bortoluzzi, Ossola, Zanzi, Montoli, Babini Cattaneo, Bazzocchi quest’ultimo ingegnere di fama mondiale la cui memoria è stata volutamente accantonata dai socialisti, come del resto in altra occasione avvenne per esempio per Piero Puricelli il papà mondiale delle autostrade.
Ma è Natale, occorre accantonare d’urgenza le polemiche, nel ricordo particolare di Morgione, re del sorriso e il collega, l’amico, il cittadino che molto ha amato Varese solo ricambiato da una piccola schiera di leghisti. Ma c’era con loro Maroni. Che oggi a nome di Gas e di parecchi scribi bosini salutiamo con immutata stima. Quella che sempre meritano le belle persone.
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Ecco perché 25 anni fa venni sostituito come stagista in Aermacchi da un altro giovane, il quale mi disse di essere protetto da Bazzocchi.
Probabilmente sapevano che ero socialista, quindi essere bravi non contava nulla, nel 1995 non andavo più bene.