La grande cena di Natale solidale di Busto per 200 persone
Nonostante le difficoltà e le necessarie accortezze legate al periodo, anche quest'anno l'iniziativa solidale bustocca ha avuto grande partecipazione. Tra i volontari anche una bimba di dieci anni

In origine era la “cena degli avanzi”, una formula semplice ma anche con un forte significato, contro gli sprechi e per la solidarietà. Oggi l’emergenza Covid ha cambiato le modalità, ma non ha intaccato l’entusiasmo dell’iniziativa solidale a Busto: «Anche quest’anno, nonostante le difficoltà, siamo riusciti a fare tanto: è stato un vero Natale, abbiamo aiutato tante persone e siamo riusciti a dare un sorriso a tutti», spiegano gli organizzatori
Come dicevamo, le modalità sono cambiate: impossibile distribuire avanzi, la rete si è comunque attivata per preparare le vaschette per Natale e i pacchi dono per le famiglie. Sono state 225 le persone aiutate, 40 i pacchi distribuiti.

Le limitazioni per Covid – quarantene, vigilanza attiva – hanno avuto anche un impatto sulla rete di volontari: alcuni hanno dovuto rinunciare, con dispiacere ma con la massima responsabilità, a dare il loro contributo in una iniziativa che si fa una volta l’anno.
«Ogni anno però c’è sempre qualcuno che vuole aggiungersi: le persone vogliono partecipare, non passivamente ma attivamente» spiega Matteo Vago, uno degli organizzatori. E racconta di «una bambina di dieci anni ha impacchettato i regali e ha voluto consegnarli alle famiglie».

“Nel mondo non ci sono gli omuncoli che hanno devastato la San Vincenzo, ma ci sono persone con il cuore grande vome voi” è il messaggio circolato tra i volontari che ogni anno si riuniscono per questa iniziativa. Il riferimento è alla incursione vandalica alla sede dell’organizzazione benefica cattolica a Busto, con distruzione di materiale: la rete solidale ha deciso di donare cibo e materiale anche alla San Vincenzo. Un’altra parte delle eccedenze sarà invece devoluta alla Caritas di Borsano e all’associazione La Fonte di Gallarate, che si occupa di famiglie con bambini in istuazione di disagio.
Tra i ringraziamenti Don Paolo Boldirini e Don Claudio Caregnato della parrocchia di Sacconago e Don Giovanni Patella della parrocchia di San Luigi, la polizia locale di Busto Arsizio, nella figura della dottoressa Maria Cristina Fossati «e sopratutto tutte le persone che ci hanno aiutato portandoci qualcosa, che ci hanno permesso di rendere questo angolo di mondo dove viviamo un posto migliore».
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Prick su Il basket perde una leggenda: è morto Sandro Galleani
samantha.tng su Il compleanno di Beatrice nel giorno della Festa della Donna: “Ormai sono più italiana che congolese”
Felice su Alan Pet Shop: il nuovo paradiso per gli amanti degli animali in Varesina
Viacolvento su Aperto l'albo delle "sentinelle della natura" per le aree protette del Ticino e del Lago Maggiore
Felice su Aperto l'albo delle "sentinelle della natura" per le aree protette del Ticino e del Lago Maggiore
UnoAcaso su Aperto l'albo delle "sentinelle della natura" per le aree protette del Ticino e del Lago Maggiore
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.