Per le Fattorie Visconti “serve subito la messa in sicurezza”
Dopo i nuovi passi formali e il previsto ritorno del bene al Comune, il Comitato Fattorie Visconti è preoccupato per i tempi e le prospettive: "Serve partire e serve farlo con un'idea"
![Fattorie Visconti Somma Lombardo](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/12/fattorie-visconti-somma-lombardo-1268146.610x431.jpg)
«Serve subito una messa in sicurezza delle Fattorie Visconti. Ma per farlo serve anche un’idea di rifunzionalizzazione, dunque anche un progetto». Il Comitato Fattorie Visconti si occupa da trent’anni del destino degli storici fabbricati agricoli che affiancano il monumentale castello di Somma Lombardo.
Oggi il Comitato guarda con moderata speranza e insieme preoccupazione alle ultime novità, vale a dire il passaggio previsto delle Fattorie dal patrimonio di Spes (la società servizi comunali) all’ente Comune. «Da un lato siamo felicissimi che l’amministrazione abbia fatto un atto ufficiale, inserendo la messa in sicurezza nel piano opere pubbliche» dice Miranda Baratelli, una delle anime del trentennale lavoro del Comitato partito anche dall’impegno di Luisa Alpago Novello.
«La proprietà torna al Comune e questo rappresenta un passaggio positivo. Ci resta però la perplessità per la riduzione dell’importo per lavori e per il fatto che siano passati due anni dall’affidamento dell’incarico di progettazione dell’intervento».
Facciamo un passo indietro, per riepilogare l’evoluzione di una vicenda – il recupero delle Fattorie – di cui si parla da molto temp (cinque sindaci e nove mandati, fanno il conto quelli del Comitato.
Nel 2010 il Comune stabilì il passaggio del bene a SPES, la società patrimoniale e di servizi che sembrava assicurare una possibilità più ampia e agile di intervenire sul bene. «Nel 2016 il Comitato ha promosso una raccolta di firme, una operazione che ha portato all’attenzione di una platea più ampia, avendo ottenuto il primo posto nei “luoghi del cuore” del FAI. E sempre nel 2016 si è potuto riaprire per la prima volta le fattorie, in un momento di particolare attenzione anche del sindaco Bellaria, con l’idea di fare delle Fattorie una sorta di piazza che manca a Somma».
![Fattorie Visconti Somma Lombardo](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/12/fattorie-visconti-somma-lombardo-1268147.610x431.jpg)
Nel 2018 il progetto di recupero venne candidato al bando “Emblematici” di Fondazione Cariplo (che stanziava fondi consistenti) ma non ebbe fortuna. «Da allora si è poi un po’ fermato tutto» dice Baratelli. Non che di passaggi formali non ne siano stati fatti: «Spes poi ha fatto partire un bando per la progettazione della messa in sicurezza». Incarico da 50mila euro assegnato nel settembre 2020 alla A&I Progettazione Integrata, una società di Brescia.
Da allora secondo il Comitato si è rimasti in attesa di un progetto: «Abbiamo aspettato fino a fine luglio – dice l’architetto Tiziana Pella – quando abbiamo mandato una lettera presentandoci a Comune, Spes e progettista, una lettera a cui non abbiamo avuto risposta. Dopo aver contattato il progettista, quest’ultimo ci ha detto che non erano mai stati messi a conoscenza della esistenza di un Comitato».
![Fattorie Visconti Somma Lombardo](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/12/fattorie-visconti-somma-lombardo-1268148.610x431.jpg)
Il passaggio ha creato qualche attrito tra Comitato e Spes. Ma oggi il Comitato rivendica l’interesse, in virtù della storica attenzione, degli studi e dei rilievi effettuati in passato. «Una collaborazione anche con il Comitato garantirebbe una maggiore partecipazione e controllo» aggiunge Massimo Squillario. «Senza ingerenze, ma nel tempo noi abbiamo un ruolo attivo che può dare un contributo. Se ci sono altri soggetti interessati, di qualunque tipo, sarebbe bello conoscerli e saperne le idee».
![Fattorie Visconti Somma Lombardo](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/12/fattorie-visconti-somma-lombardo-1268149.610x431.jpg)
Un tema di cui il Comitato chiede di discutere è anche quello delle risorse disponibili, dopo la delibera di giunta del 15 novembre che reinserisce il progetto nel piano opere pubbliche«Nel piano quadro economiche da 509ma euro, rispetto ai 700 mila euro precedentemente calcolati, più 280 mila di cui 156mila di progettazione». Saranno inferiori le risorse disponibili? È uno degli elementi di cui il Comitato vorrebbe discutere. «Noi prima di tutto siamo preoccupati per la messa in sicurezza: lo faccia chi vuole ma occorrono interventi» continua Baratelli. Che richiama anche un altro aspetto: per la messa in sicurezza «serve anche un’idea di rifunzionalizzazione». Non un modo per rinviare ad una nuova fase di progettazione, ma un richiamo a ragionare su una idea chiara di prospettiva.
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