L’emozione di tornare al Teatro di Varese, “La cultura motore fondamentale per le città”
Una sala piena per la serata inaugurale della nuova stagione del teatro di Piazza Repubblica. Molti artisti sul palcoscenico per due ore di risate, nel segno della ripartenza
“Ci siete mancati, tantissimo”, ha esordito Davide Van De Sfroos rivolto al pubblico che ha riempito il Teatro di Varese nella sua serata di riapertura, lunedì 13 dicembre.
Durante la serata inaugurale però non c’è stata solo la musica. Anche tante risate, comicità, illusionismo per un evento con tanti applausi e momenti di sano svago. Dopo due anni, il palcoscenico della struttura di piazza Repubblica, ha riaperto il suo sipario, davanti ad una sala piena. E l’emozione era tangibile. In tanti hanno voluto partecipare alla presentazione della stagione 2021/2022 che ha visto sul palco diversi attori e comici.
A dare inizio alla serata il saluto del direttore artistico Filippo De Sanctis e del nuovo proprietario Alessandro De Luigi, che insieme all’architetto Salvatore Garofalo, hanno raccontato l’emozione di riaprire dopo mesi di lavoro per rinnovare gli spazi che ospiteranno la prossima, ricca e coinvolgente stagione. Ad intervistarli il direttore di VareseNews Marco Giovannelli.
E poi spazio agli artisti: il famoso illusionista Luca Bono con le sue incredibili magie, il comico Eleazaro Rossi, gli amatissimi Legnanesi in uno sketch che li ha visti interpretare il tipico battibecco tra La Teresa e La Mabilia. E ancora, a chiudere la serata l’atteso Andrea Pucci, mentre la serata ha visto la conduzione di Angelo Pisani e di Katia Follesa. Tutti artisti che torneranno a Varese nei prossimi mesi con i loro nuovi spettacoli.
La diretta della serata
Una serata per tornare a vivere la magia del teatro, ma anche per ricordare l’importanza della cultura, settore che durante la pandemia ha sofferto più di altri e che ora ha solo voglia di ripartire. Marco Giovannelli, direttore di VareseNews ha intervistato in un breve talk show l’assessore all’Autonomia e alla Cultura di Regione Lombaria Stefano Bruno Galli, il sindaco di Varese Davide Galimberti e Fabio Lunghi, Presidente della Camera di Commercio di Varese. «È profondamente emozionante rivedere i teatri pieni. Dopo tre lockdown, i luoghi di cultura rappresentano un vero luogo di aggregazione sociale e ci auguriamo che possa continuare così», ha spiegato Galli. Con l’assessore si è parlato della collaborazione tra il Teatro di Varese e la Regione Lombardia, attenta a bandi e a reperire fondi per sostenere le realtà culturali cittadine, come il teatro appunto. «Dal punto di vista delle politiche culturali vogliamo investire ancora di più, sulla tecnologia, sul rapporto tra pubblico e privato che deve essere rafforzato. E poi, sul tema della valorizzazione dell’offerta integrata sui territori è necessario fare parlare tutte le realtà dei territori. Oggi la maggiore offerta culturale arriva dalla Lombardia e sappiamo che possiamo fare scuola rispetto alle altre».
Il sindaco di Varese Davide Galimberti ha sottolineato la ventennale collaborazione tra l’amministrazione e il teatro, tra pubblico e privato, ma anche le diverse sinergie sul territorio: «In questo periodo di pandemia abbiamo sperimentato e ci siamo chiesti più volte se la cultura potesse avere anche una fruizione virtuale, ma gli eventi di questa estate e quelli che stiamo vivendo ora ci fa capire che c’è la voglia e la necessità di vivere i momenti culturali in presenza».
E ancora: «L’investimento da parte dell’amministrazione in questi anni è stato rilevante, così come la collaborazione tra i diversi protagonisti culturali. Le realtà locali sono tante e di qualità, c’è ancora tanto da fare, ma la cultura è e può essere una grande attrattiva. Vogliamo sostenere e consolidare alcune realtà, perché questo territorio può essere un punto di riferimento e sorprendere nei prossimi anni».
Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio di Varese ha smentito il vecchio detto “con la cultura non si mangia”, sottolineando come il teatro è anche lavoro e un sistema per l’economia: «Direi piuttosto che senza cultura non si mangia, il mondo delle imprese è attento alla cultura, è un cluster che ha un indotto fondamentale. Ci sono tante cose da fare, la prima è lavorare tanto e insieme. Penso a questo teatro, ad esempio, che può organizzare serate ed eventi anche con i commercianti della città. Crediamo veramente che ci sia un filo conduttore unico che collega i territori. Senza cultura non si fa impresa ed è anche per questo che abbiamo realizzato bandi su questo».
La serata si è conclusa tra gli applausi e il ringraziamento da parte degli organizzatori al caloroso pubblico che ha voluto essere presente alla prima e non si è lasciato scappare l’occasione di tornare a vivere ore a teatro.
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