Morto l’architetto svizzero Aurelio Galfetti, ha fondato l’Accademia di Architettura di Mendrisio

Galfetti aveva 85 anni: nato e cresciuto a Biasca, insieme a Mario Botta ha fondato nel 1996 l’Accademia di Architettura di Mendrisio

Morto Aurelio Galfetti

Si è spento la scorsa notte a Bellinzona Aurelio Galfetti, uno dei rappresentanti principali della “scuola ticinese” in architettura e cofondatore dell’Accademia di Mendrisio.

Galfetti aveva 85 anni: nato e cresciuto a Biasca, era diventato architetto al Politecnico federale di Zurigo nel 1960, aprendo il suo primo studio a Lugano nello stesso anno. Tra il 1962 e il 1980 ha fatto parte della cosiddetta “Scuola ticinese”, che annovera nomi come Mario Botta, Ivano Gianola, Flora Ruchat, Luigi Snozzi, Rino Tami, Ivo Trümpy e Livio Vacchini.

Insieme a Mario Botta ha poi fondato nel 1996 l’Accademia di Architettura di Mendrisio, di cui è stato direttore dal 1996 al 2001. Dal 2005 al 2007 diresse il ‘Master per Advanced Studies in Architecture and Urban Planning’ e poi nel 2008 l’importante Diploma su AlpTransit. Fino al 2018 è stato Presidente della commissione di Diploma.

«Architetto, urbanista, Professore Emerito, Aurelio Galfetti è una delle persone che con il suo lavoro e il suo pensiero più ha influenzato la cultura architettonica nel Canton Ticino e in Svizzera dagli anni ’60 ad oggi – spiega la nota dell’Accademia che annuncia la sua morte –  Il suo pensiero, il suo apporto critico al dibattito sulla complessa relazione tra architettura, territorio e paesaggio e la sua architettura così conseguente sono stati un esempio fondante per tutti coloro che hanno voluto formarsi in Accademia negli ultimi 25 anni. La Direzione dell’Accademia di architettura dell’USI il Consiglio dei Professori e dell’Accademia e tutta la comunità degli studenti si stringono attorno alla famiglia di Aurelio Galfetti nel ricordo del caro “Lio”».

DALL’AULA MAGNA DELL’USI ALLA TORRE ROSSA DI PADOVA: LE OPERE DI GALFETTI

Da architetto sono circa ottanta i progetti da lui realizzati: spaziano da complessi residenziali a strutture di uso pubblico, da edifici a uso commerciale a infrastrutture stradali. Tra le sue opere ci sono l’aula magna dell’USI, l’École nationale de musique di Chambéry, l’Ospedale neurospichiatrico a Mendrisio. Nel 2001, insieme all’ingegner Luciano Schiavon, si è dedicato al progetto NET Center, a Padova, che ospita la Torre Rossa, il grattacielo più alto della regione. Galfetti è stato inoltre visiting professor al Politecnico federale di Losanna e all’UP8 di Parigi.

IL CORDOGLIO DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI VARESE: FACEVA PARTE DEL LORO ALBO D’ONORE

Immediato il cordoglio dell’Ordine degli Architetti varesino, legato da lunghi anni al grande professionista e docente: «L’Ordine degli Architetti di Varese si unisce al cordoglio della famiglia per la scomparsa dell’Architetto Aurelio Galfetti, che si è distinto nella sua carriera unendo la professione all’impegno didattico, come fondatore insieme a Mario Botta dell’Accademia di Architettura di Mendrisio e ricevendo nel corso di quasi sessant’anni di carriera innumerevoli riconoscimenti nazionali ed internazionali – spiega una nota –  E’ di lunga data il rapporto tra il grande architetto e il nostro Ordine: dove nel 2007 era stato anche insignito nel nostro Albo d’Onore. L’ultimo incontro con Varese è stato il 6 Luglio 2016 presso la Villa Panza di Varese in occasione della rassegna sulle testimonianze di Architettura “Thinking Varese”: lo ricordiamo ancora con commozione».

L’ULTIMO INCONTRO A THINKING VARESE

 

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 06 Dicembre 2021
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.