Per Natale la Openjobmetis si regala la “grana” Egbunu
Il pivot sull'orlo dell'addio dopo alcuni atteggiamenti sopra le righe nei confronti dei compagni. Si va verso la risoluzione del contratto (ma al momento senza sostituti)

La pessima partita di Sassari potrebbe essere stata l’ultima di John Egbunu con la maglia della Pallacanestro Varese. Il centro nigeriano arrivato in città all’inizio del 2021 – un innesto che si rivelò importante per spingere i biancorossi alla salvezza – è infatti sull’orlo della risoluzione del contratto con la Openjobmetis.
Questione – dicono da Masnago – di atteggiamenti: la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stato un litigio nel corso dell’allenamento di ieri – mercoledì 22 – con un compagno di squadra. Nulla di particolarmente grave se non fosse l’ennesimo comportamento giudicato fuori dalle righe: in sostanza Egbunu starebbe dando la colpa del proprio scarso rendimento in campo agli altri giocatori “rei” di non metterlo nelle giuste condizioni.
Un’ipotesi magari non del tutto campata per aria – è dall’inizio della stagione che ci si chiede perché non si costruiscano situazioni d’attacco per il pivot, almeno per sfruttarne l’atletismo visto che dal punto di vista tecnico Long John è limitato – ma che non può in alcun modo sfociare in comportamenti inadeguati. Anche perché il “grosso” dei problemi tecnico-tattici ricondotti a Egbunu riguarda la scarsa capacità di difendere il canestro, al di là di qualche estemporanea e spettacolare stoppatona: il suo posizionamento in area è spesso errato e crea disequilibri in una difesa biancorossa già di per sé tendente al colabrodo (e anche qui, si attendono correttivi da mesi da parte dell’allenatore).
Oggi o al massimo domani – giorno della vigilia – la società sarà quindi chiamata a prendere una decisione su Egbunu anche perché a Santo Stefano la Openjobmetis sarà impegnata a Trento. La volontà è quella di risolvere la situazione al più presto, o in un modo (l’addio) o nell’altro (la marcia indietro, a ora poco probabile). Vedremo se si arriverà alla separazione consensuale anche se ciò toglierebbe alla squadra l’unico vero pivot di ruolo. Varese tra l’altro ha un solo visto a disposizione per un nuovo extracomunitario e con il peggioramento della situazione sanitaria mondiale diventa anche difficile far arrivare qualcuno da oltre oceano in tempi rapidi (ammesso di trovarlo e di avere i soldi per pagarlo…). Non si esclude di proseguire per il momento con il solo Sorokas affiancato dal rientrante Caruso, anche se l’azzardo sarebbe notevole. A meno che da qualche squadra italiana si liberi un lungo straniero, come il sassarese Mekowulu, a oggi forse – ma è solo un’impressione e non un rumor di mercato – l’unico che potrebbe liberarsi.
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